Una ballerina argentina degli anni ’30 che con la sua stola di pelliccia è catapultata in uno stadio delfuturo a ballare un tango. È un’immagine complessa quella che offre Miuccia Prada per la donnadella prossima estate. Interamente indossabile? Beh non crediamo che i camicioni con certe stampe “total banana” che fanno tanto anni ’90 siano particolarmente riusciti, come nemmeno le scarpe con il plantare (variazione di quelle già presentate per l’uomo).
Decisamente più belli gli abitini neri: profonda la scollatura, schiena nuda, asimmetrici, sexy e sofisticati. . Belli gli abiti arighe orizzontali che giocano alternando la larghezza delle righe e degradando negli accostamenti dicolore più strani, ma con la consueta maestria di Prada di proporre e presentare l’inconsueto.
Gli abiti in bianco sono quelli che più di tutti incarnano lo spirito di questa collezione: lineari, leggeri e impreziositi dai decori e dalle stampe di ispirazione sudamericana: i colori caldi di una piantagionedi banane, fra scimmiette e la signora Chiquita che evocano il senso di un’estate vacanziera e lontana.
Bellissime le alte e colorate scarpe che hanno accompagnato queste uscite. Meno interessanti invece le uscite in cui Miuccia ha proseguito il tema della rivisitazione delle divise da lavoro già iniziato con l’uomo per la prossima estate, per la donna il risultato è sembrato meno d’impatto.
Una menzione meritano gli occhiali da sole con delle montature esagerate, baroccheggianti, forse non adatte ad una passeggiata in centro, ma che scommettiamo vedremo presto in qualche video musicale. Insomma come sempre da Prada abbiamo assistito ad uno spettacolo, ad un punto di vista piuttosto personale, che al di là del piacere o meno, non ci lascia mai indifferenti. E sia chiaro a tutti: l’estate prossima non dimenticate di passeggiare con un’adorabile stoletta di pelliccia colorata!