Se avete 30 anni o poco più, sarete d’accordo con me quando dico che l’arredamento è il nuovo abbigliamento. Arriva un momento in cui la priorità diventa vivere in un ambiente più bello e confortevole e anche il più piccolo dettaglio è importante. Complice il trasloco imminente, mi sono ritrovata a far caso a cose che fino a qualche anno fa non mi interessavano minimamente, leggi: le luci.
Per questa ragione ho fatto qualche domanda a Elisabetta di ItalianBark, blogger e architetto, in vista degli acquisti che mi aspettano in fatto di illuminazione.
Iniziamo con una cosa elementare. Luce calda o luce fredda? Al di là del gusto personale, esiste una “tendenza” attualmente?
Mentre una volta con le lampade alogene la luce era per forza calda, oggi con la luce a led possiamo decidere anche il tipo di illuminazione in base alla sua temperatura e quindi colore.
Generalmente si consiglia di utilizzare una luce calda per gli ambienti di casa che richiedono un’illuminazione meno forte e sono adibiti al relax (ad esempio in camera non metterei mai una luce fredda!), mentre una luce fredda potrebbe essere una buona scelta per zone che richiedono una luce più definita, ad esempio la cucina e lo studio. Io, per dire, ho una lampada led a luce fredda proprio sopra il piano cottura ed è comodissima! Quindi di sicuro bisogna tenere conto di questo prima di scegliere un tipo di luce.
La tendenza nell’interior è comunque quella di ambienti interni sempre più accoglienti e soprattutto nell’ultimo anno c’è stato un ritorno ai colori caldi e soft, tinte come il rosa cipria, il bronzo, il legno naturale, e quindi di conseguenza a luci più calde.
Ci sono dei “punti strategici” dove una lampada da terra può fare la differenza?
Certamente in tutti in quei punti della stanza che non sono ben illuminati da altre fonti di illuminazione a soffitto.
In genere, le lampade da terra sono un completamento naturale degli angoli lettura, oppure vanno posizionate in quegli angoli della casa (parlo di soggiorno e camera soprattutto) che altrimenti risulterebbero un po’ “morti” e vuoti.
Un altro punto strategico è certamente un angolo del soggiorno tra due divani, una lampada da terra infatti crea una luce che parte dal basso e da un effetto molto più piacevole rispetto a quello di una luce da soffitto.
Illuminazione come motivo decorativo tout court. (à la Seletti neon per intenderci). Che stile deve avere la casa per non far risultare il pezzo fuori luogo?
Le lampade a cui ti riferisci tu (che tra l’altro io adoro!) si inseriscono bene in ambienti in stile industriale ed eclettico, ma possono essere anche una buona idea per creare qualche angolo più originale all’interno di una stanza con uno stile più minimal e lineare.
Di certo, non proporrei mai una lampada di questo tipo a clienti che invece prediligono uno stile shabby o provenzale/romantico… Il mix va bene, se studiato e calibrato, ma mai portato all’esagerazione. Un po’ come per la moda, quegli interni che vi sembrano mixati un po’ a casaccio e che risultano comunque esteticamente piacevoli… sono in realtà gli ambienti più difficili da studiare!
Lampade così di sicuro non sono “per tutti” e necessitano anche di spazio, possono diventare una bella soluzione ad esempio per una parete completamente vuota!
Ho raccolto un po’ di cose che mi ispirano sul sito Lovethesign, che alla voce Illuminazione ha un scelta completa che spazia dalle soluzioni funzionali a quelle fuori di testa di Seletti, fino ad arrivare ai grandi classici come la lampada ad arco Flos di Castiglioni.
Oltre ad avere un prezzo un po’ ridotto rispetto al solito, i prodotti sono originali. Perché per me, nell’arredamento vale la stessa regola dell’abbigliamento: piuttosto che la copia di un pezzo di design, Ikea tutta la vita.