Il mio problema principale sono le borse. Ma non sto parlando di quelle sotto gli occhi, bensì di quelle che fanno male al portafogli. Borse di nicchia o famose, per me non fa differenza. Del resto, sono una persona semplice: vedo una borsa bella, voglio comprarmela.
Le borse Sara Battaglia
Sara Battaglia, sorella della fashion editor e icona di stile Giovanna Battaglia, ha il suo brand da anni. Diventata famosa per le borse con le frange, propone sempre accessori dalle linee particolari e mai scontate.
I prezzi variano dai 500 ai 1000 euro, ma in tempo di saldi si possono trovare anche modelli a 200 euro circa. Le borse sono in pelle e made in Italy.

Borse di nicchia di designer emergenti
Nico Giani, un giovane designer fiorentino, figlio d’arte, che realizza borse di nicchia ispirate alle linee vintage, ma con un tocco fortemente contemporaneo. In pelle e rigorosamente made in Italy, potete trovarle su Farfetch, Luisa Via Roma e altre boutique. I prezzi vanno dai 310 euro per la belt bag ai 560 per le borse a mano più grandi.

Boyybag è un brand di borse di nicchia creato da una designer di Montreal e una di Bangkok. La loro missione è portare l’elemento maschile della cintura sull’accessorio femminile per eccellenza. I prezzi vanno dai 600 ai 1000 euro e in Italia le trovate da Tessabit.

Non è una designer alle prime armi Petra Langerova, già direttore creativo di Everlane. Langerova ha lasciato l’azienda americana per fondare Object Particolare, made in Vicenza.
Al momento il brand realizza un unico modello, Vitti, che è disponibile in quattro diverse dimensioni.
I prezzi vanno dai 395 per il secchiello piccolo ai 690 della tote bag grande. Qui il sito ufficiale.

Studio Sarta è un brand palermitano di borse in pelle verniciata con colori vegetali e rattan. I secchielli sono già andati a ruba, come quasi tutta la collezione invernale 2018, quindi aspettiamo con ansia di vedere la nuova.

Borse di nicchia vegane: JW Pei
Infine, facciamo un salto nel mondo vegan. Jw Pei è un marchio che ha una missione molto precisa: essere cruelty free e liberare il mondo dalla plastica. Le borse sono fatte in ultra microfibra che ha una consistenza e un’apparenza identica alla pelle vera. Sono inoltre foderate con un tessuto che viene al 100% da bottiglie di plastica riciclate.
I prezzi vanno dai 114 euro del marsupio a meno di 200 per gli altri modelli.

Altri brand a cui dare un’occhiata sono Sara Giunti, con le sue borse “illuminate” e Irma Cipolletta, con il suo particolare design “archittettonico”.