Questo articolo su Valencia è stato scritto da Viola Biondi, che potete trovare su instagram come @scimmiabilinga.
Ho avuto la fortuna di visitare Valencia diverse volte negli ultimi anni e soprattutto di poterlo fare con degli “autoctoni”. Questo mi ha permesso di vivere la città, scoprendo angoli poco conosciuti e cibi dai sapori unici.

Prima di partire per Valencia
In alcuni periodi dell’anno i voli per Valencia sono davvero economici: potete controllare i siti delle compagnie aree low cost e sfruttare l’occasione di un volo a buon prezzo per organizzare una visita alla città e magari qualche giorno di mare.
Potete acquistare preventivamente la Valencia tourist card, per la durata di 24, 48 o 72 ore, in cui sono compresi trasporti pubblici, ingressi gratuiti ad alcuni luoghi di interesse come la Lonja de la Seda e sconti per l’ingresso ad altri, come ad esempio al Museo delle Scienze. La card è economica, ma non so se effettivamente il risparmio sia significativo, probabilmente dipende anche dall’itinerario che avete scelto per il vostro soggiorno. La trovate sul sito turistico di Valencia.
Quando visitare Valencia
Il clima è favorevole bene o male tutto l’anno, ma secondo me sono due i momenti migliori.
A marzo in occasione de “Las Fallas” di San Giuseppe.
Ogni anno agli incroci delle strade più importanti vengono realizzate le fallas, sculture in cartone e legno dipinte che rappresentano temi e personaggi attuali, spesso in modo satirico, simili ai nostri carri di carnevale.

Ogni giorno donne, uomini e bambini sfilano per la città nei vestiti tradizionali valenciani e alle 14.00 nella piazza del comune si tiene la “mascletà”, in cui vengono esplosi tantissimi petardi; ogni sera c’è uno spettacolo pirotecnico incredibile. La festa termina con i falò di tutte le fallas, tranne alcune figure o piccole parti delle sculture scelte per votazione dai cittadini, che verranno conservate nel Museo Fallero. Direi un ottimo momento per visitare Valencia se si ha voglia di godersi i festeggiamenti fino a tarda notte (e non si ha paura dei botti), magari gustando i buñuelos, simili ai più famosi churros, con il cioccolato caldo.

Se volete visitare la città durante Las Fallas sappiate che dovrete prenotare voli e albergo con largo anticipo, ci sono appassionati della festa che addirittura prenotano il loro albergo di anno in anno, ma ne vale davvero la pena!
Se invece preferite una vacanza con un po’ di relax, l’estate fino a settembre inoltrato è il momento migliore… Lo scorso anno anche ad ottobre sono riuscita a godermi il mare.
Dove dormire a Valencia
La ciutat vella, cioè il centro storico, è sicuramente comoda per alloggiare e da qui vi potrete spostare a piedi abbastanza tranquillamente per visitare la città.
Anche la zona della Città dell’Arte e della Scienza è molto carina e più vicina al mare, potrebbe essere un buon compromesso sia per visitare il centro che per godersi qualche ora di mare e un pranzo o una cena in spiaggia in uno dei tanti locali nel quartiere della Malvarrosa.

Sono comunque presenti trasporti pubblici (autobus e metropolitana, che vi porta in centro direttamente dall’aeroporto) e taxi; anche prendere una macchina a noleggio può non essere così dispendioso, se avete intenzione di soggiornare più lontano dal centro, ad esempio a sud nella zona vicina all’Albufera.
Cosa vedere a Valencia
Il mercato di Colón:È uno dei mercati coperti cittadini realizzato in stile Modernista (il nostro Liberty); non è più adibito al suo scopo e al suo interno sono presenti negozi e ristoranti. Al piano interrato c’è un ottimo ristorante giapponese fusion (da prenotare prima se volte provarlo).

Plaza Redonda:È una piccola piazza nascosta nel centro della città, con la particolarità di trovarsi al centro di una corte rotonda di edifici. Davvero particolare, all’interno sono presenti un mercatino, dei negozi e qualche locale.

Il Miguelete (El Micalet):È il campanile della cattedrale e si affaccia su Plaza de la Reina; è possibile salire i suoi 200 gradini, pagando un biglietto economico, ed ammirare il panorama dalla cima.
La Lonja de la Seda: Questo palazzo, in stile gotico valenciano, era utilizzato come luogo di scambio dai mercanti, che commerciavano appunto anche la seta. È possibile visitarne l’interno, pagando un biglietto economico. Si trova vicino al mercato centrale, anche questo in stile Modernista, da visitare se avete voglia di acquistare del pesce fresco, dei prodotti tipici o anche solo se siete curiosi di scoprire i prodotti locali.
Parchi e natura a Valencia
Il letto del fiume: Una delle cose che faccio ogni volta che vado a Valencia è una passeggiata nel mio posto preferito: il vecchio letto del fiume Turia, che circonda a nord buona parte della città. Partiamo dalla Città dell’Arte e della Scienza e percorriamo i giardini avvicinandoci al centro. Nelle calde giornate estive è davvero rinfrescante passeggiare nel parco, tuffare le mani nelle fontane dove scorre acqua fresca e rilassarsi all’ombra degli alberi.

L’Albufera: La laguna si trova qualche chilometro a sud di Valencia ed è circondata dalle risaie. È un’area protetta, è possibile visitare il bellissimo parco naturale e scoprirne la fauna dai punti di osservazione. Ecco il link dove trovare tutte le informazioni sull’Albufera.
La città dell’arte e della scienza a Valencia
È un complesso di edifici e fontane, circondati dai giardini, che rappresentano la città e le sue tradizioni, lette in chiave moderna dagli architetti Santiago Calatrava e Felix Candela. Gli edifici, dall’impatto visivo davvero notevole, sono il Museo delle Scienze Principe Felipe, l’Oceanografico, il Palau de les Arts Reina Sofia, che ospita il Teatro dell’Opera, e l’Hemisferic, un cinema con planetario.

Infine, ci sono l’Agorà, in cui si svolgono eventi sportivi, l’Umbracle, un giardino coperto, e il ponte de l’Assut de l’Or. Una visita alla Città è d’obbligo, anche se non siete interessati a visitarne i musei, che sono a pagamento.
Cosa e dove mangiare a Valencia
Se volete gustare un pasto tipico, in centro ci sono molti bar e localini dove trovare piatti semplici e gustosi a prezzi accessibili: una fetta di pane tostato con pomodoro grattato e un filo d’olio per colazione, uova fritte con chorizo (la salsiccia spagnola alla paprika dolce), frittata di patate, del prosciutto appena affettato, del pesce fresco cotto sulla piastra o del salmorejo, uno dei miei piatti preferiti (simile al più conosciuto gazpacho, ma è a base di pomodoro fresco, pane e olio d’oliva, guarnito con dadini di uova sode e prosciutto crudo).
Per rinfrescare le calde giornate estive potete provare l’horchata, un latte vegetale a base di chufa servito fresco o come granita, che potete acquistare in uno dei tanti baracchini sparsi per la città.
Per il pesce un’ottima zona è il quartiere della Malvarrosa, con i suoi locali sulla spiaggia. Ce ne sono moltissimi, per tutte le tasche e i gusti. In generale cercate di evitare i locali più turistici, a favore di quelli più tipici.
Per il dopo cena non può mancare almeno un assaggio di Agua de Valencia, un cocktail a base di succo d’arancia fresco, spumante, vodka e gin. Un locale molto carino dove trovare un’ottima versione del cocktail è il Cafè de las Horas, in pieno centro cittadino. Attenzione solo alla quantità, perché l’ agua è davvero “rinfrescante”!
La paella a Valencia
Il piatto tipico spagnolo per eccellenza. La paella tradizionale valenciana è a base di riso, carne di pollo e di coniglio, fagioli bianchi di Spagna e taccole. Viene fatta anche a base di frutti di mare, da accompagnare alla maionese all’aglio, ed esiste anche una versione con la pasta al posto del riso, la fideuà.
Attenzione alla paella versione carne e pesce, magari con un riso di un giallo brillante: è un’attrazione turistica che non ha molto a che fare con quella vera, soprattutto per il gusto.
Spesso nei ristoranti che servono paella è necessario prenotarla in anticipo, ma se non avete modo o tempo di farlo potete andare a mangiarla da Es paella, un locale in centro molto carino che serve diversi tipi di paella in stile fast food.

Un ottimo locale dove mangiare paella (da prenotare prima) o gustare la classica “comida valenciana” è il Restaurante Canela, in centro.
Se invece volete provare diverse specialità spagnole potete andare da Orio, sempre in centro, dove le troverete servite in forma di tapas, al prezzo di qualche euro l’una.
Cosa comprare a Valencia
La città in generale è abbastanza economica per gli acquisti. Se avete in programma un giro da Zara o Mango (o altre catene spagnole) attendete di essere a Valencia per farlo. Lo scorso anno ho acquistato un vestito di Zara pagandolo 10€ meno di quanto lo avrei pagato in Italia.
Volendo acquistare qualcosa di tipico potete trovare le classiche calzature spagnole, in tessuto e corda, che noi chiamiamo espadrillas, ma che in Spagna vengono solitamente chiamate alpargata o espardeña. Molto tipico, da riportare anche come regalo, un ventaglio; in Plaza de la Reina c’è un negozio (si chiama Nela) che ne vende di bellissimi in vari tessuti e disegni.

Cosa mettere in valigia per Valencia
Sicuramente dei vestiti e delle scarpe comodi e leggeri per girare la città senza pensieri. Ci sono anche diverse discoteche e locali in cui fare serata, per cui se avete intenzione di andarci, o anche solo per indossare qualcosa di diverso, un cambio carino è consigliato.
Se non lo avete già in programma, portatevi comunque un costume da bagno, ingombra poco in valigia e magari riuscite a godervi qualche ora di mare. Le spiagge sono quasi tutte libere, quindi non dovrete pagare per accedervi, ma non avrete neanche ombrellone e sdraio fornite. Consiglio di portare anche una buona crema solare.
Curiosità e cose da sapere a Valencia
Guardando l’ingresso del Museo delle Scienze, sulla destra, è presente un arco realizzato in modo da creare un telefono senza fili: mettendosi ad una delle estremità dell’arco si può parlare ed essere sentiti da chi si trova dall’altra parte.
La Lonja de la Seda è un palazzo davvero imponente, sulla facciata sono presenti bellissime decorazioni… e i gargoyles sono decisamente sfacciati.
Nella plaza de Lope de Vega potete trovare la facciata più stretta d’Europa.

Questo articolo fa parte di un ciclo di guide di viaggio realizzate dalle lettrici di TheWardrobe. Per scoprire le altre, visitate la sezione viaggi.