Pur rendendomi perfettamente conto che i problemi in questo momento sono ben altri, mi rendo conto che come vestirsi per fare smartworking è un dubbio di molte persone, che quotidianamente mi chiedono su Instagram suggerimenti e capi utili per essere comode e allo stesso tempo in ordine.

Partiamo subito da un presupposto: lo smartworing ha scardinato i dress code di molti uffici e anche gli insospettabili si sono convertiti alla felpa da casa. Ed è appunto la felpa ad aver fatto da padrona nei mesi passati, ma ovviamente non è l’unica alternativa possibile.
Vediamo insieme come vestirsi per fare smartworking, con outfit che vanno bene anche per portare giù il cane, fare un salto al supermercato o scendere in portineria a ritirare un pacco.
Come vestirsi per fare smartworking: i pantaloni
È vero, in videocall i pantaloni non si vedono, ma sta arrivando l’inverno e non vorrete mica stare in mutande tutto il giorno, no?
Joggers – pantaloni sportivi in felpa, tagliati leggermente a carota e con elastico in vita – sono la soluzione più comoda per stare in casa: non stringono e tengono al caldo. Hanno il cavallo un po’ basso, quindi fanno sembrare più basse. Chissene, abbiamo detto che in videocall i pantaloni non si vedono. Dove trovarli: Uniqlo, Oysho, adidas (anche come “track pants”)
Leggings: vi ricordate i meme “i leggings non sono pantaloni”? Bene, dimenticateli! Potete indossarli sotto dei maxi pull, sotto degli scamiciati, sotto la felpa. Beccati questa, fashion police! Consiglio: lasciate perdere quelli in tessuto tecnico, perché alla lunga non vi fanno traspirare la voi sapete cosa e tengono fredde se si sta fermi. Dove trovarli: ovunque, anche al mercato. Da Uniqlo li trovate nella collezione HeatTech, ossia termica extra caldo.
Come vestirsi per fare smartworking: le felpe
Felpa basic: lo so, a questo ci arrivavate senza questo mio illuminante suggerimento. Il mio trucco per darmi un tono quando indosso felpe basic e monocromatiche è quello di indossare ogni giorno una collana diversa. Vi sembrerà incredibile, ma l’effetto che può fare un oggetto così piccolo come una collana è da non sottovalutare. Darà l’impressione che siate vestite di tutto punto a chi sta dall’altra parte dello schermo e a voi di aver cambiato outfit anche se la felpa è quella di tre giorni fa. Dove trovarle: Uniqlo, Gap.

Felpe “vintage”: sono tornate. Fila, Champions, Think Pink e chi più ne ha – specie se d’archivio, file under: terza media – più ne metta. Sarete mega alla moda. Se avete una call e vi sentite troppo sportive, potete mettere su un blazer ovesize, giusto per il tempo della videochiamata.

Come vestirsi per fare smartworking: alterntative alle felpe
Maglioni jaquard: sono quelli in stile norvegese, per capirci. Li potete trovare nelle catene low cost (occhio alla percentuale di acrilico, se è troppa morirete di freddo) o scegliere dei modelli in 100% lana (ovviamente un po’ più cari).

Maxi dress in maglia: da indossare con i leggings di cui sopra. C’è l’imbarazzo della scelta praticamente in tutti i negozi.

Camicie in flanella: Ah, a questo non avevate pensato, vero? Per chi non sopporta la lana o non ha freddissimo in casa, una bella camicia in flanella con una tshirt basic sotto è un’ottima alternativa casual. Potete portare la camicia aperta, chiusa o annodata in vita se vi sentite particolarmente fancy.

Tracktop della tuta: ossia le giacche, in acetato o felpa. Ne esistono in diversi colori e fantasie e se lavorate in un ambiente informale sono belle e divertenti. Io lavoro in un ambiente formale e le metto lo stesso. Da indossare con maglioninci in lana rasata se siete freddolose.

Chemisier: io ne tengo sempre uno a portata di mano in caso di call improvvisa e indecenza del mio abbigliamento corrente. Praticamente è un mega camicione che potete indossare sopra qualunque cosa e decidere se lasciarlo aperto o chiuso. A seconda della fantasia, può essere più o meno formale.

E voi? State lavorando in smartworking? Avete adottato una “divisa” o vi vestite a seconda del mood della giornata? Raccontatecelo nei commenti!