Il Lago di Mezzola è un angolo nascosto della Lombardia, tra storia, biodiversità e quiete. Scopri cosa rende questo luogo così speciale tra leggende, escursioni e natura selvaggia.
Scivola silenzioso tra le montagne della Lombardia, quasi volesse restare nascosto. Il Lago di Mezzola, con il suo fascino selvatico e discreto, non ama la ribalta. E forse è proprio questo a renderlo così speciale. Una terra di mezzo tra acqua e cielo, dove il tempo sembra indugiare, senza fretta.
Ciò che colpisce subito è quella quiete rarefatta, come se ogni rumore venisse attutito dall’acqua e dal vento tra i rami. Ma non lasciarti ingannare: dietro quella calma apparente si celano storie antiche, una natura che pulsa e un intreccio di esperienze che aspettano solo di essere vissute.
Tra leggende sommerse e pietre millenarie
Non c’è bisogno di scavare troppo per accorgersi che il Lago di Mezzola è impregnato di storia. A cominciare da quella del villaggio sommerso di Olonio, un nucleo abitativo che si dice sia stato inghiottito dalle acque secoli fa. Nessuno sa davvero se le fondamenta siano ancora laggiù, ma il racconto continua a viaggiare di bocca in bocca. Una suggestione che rende ogni passeggiata lungo riva una specie di viaggio nel tempo.
Più concreto, e altrettanto emozionante, è il Tempietto di San Fedelino, appollaiato sulla riva settentrionale del lago. Piccolo, romanico, isolato. Una chiesa del IX secolo che sembra uscita da un’altra epoca, con i suoi affreschi sbiaditi e le pareti di pietra consumate. Arrivarci non è immediato: richiede una camminata tra sterrati e silenzi. Ma proprio questa “fatica” aggiunge qualcosa all’esperienza. Non un monumento da cartolina, ma un luogo da respirare.
E poi c’è il Pian di Spagna, quella lingua di terra che ha separato il Lago di Como da quello di Mezzola, creando così due mondi diversi, ognuno con la sua identità. Un evento naturale che ha trasformato il paesaggio, dando vita a un ecosistema autonomo, ricco di biodiversità e tradizioni che ancora oggi si tramandano.
Lago di Mezzola: natura selvaggia e biodiversità rara
Quando si parla di natura incontaminata, spesso si esagera. Ma qui no. Il Lago di Mezzola è davvero un santuario naturale, tanto che parte del suo territorio rientra nella Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola. Cosa significa? Che camminando lungo i suoi argini puoi incrociare specie che altrove vedi solo nei documentari.
Le acque qui non stanno mai davvero ferme: sotto la superficie si muovono pesci come lucci, tinche, persici e persino il carpione, che ormai è più raro di quanto si creda. E se alzi lo sguardo verso i canneti, potresti intravedere aironi cenerini che si alzano in volo, folaghe che si rincorrono sull’acqua, cormorani appollaiati a seccare le ali e, con un po’ di fortuna, anche qualche rapace che scruta tutto dall’alto.
Non è certo per caso che questo lago sia entrato a far parte dei siti Ramsar. Non è solo un’etichetta da mostrare, ma un riconoscimento a un equilibrio fragile, quasi sottovoce, che merita tutta la cura possibile.
La vegetazione acquatica si mescola a quella alpina in una danza curiosa, fatta di contrasti. Da un lato, il verde morbido delle paludi; dall’altro, la roccia viva delle montagne. Ed è proprio questo a rendere il luogo così straniante: la coesistenza di mondi che normalmente non si sfiorano nemmeno.
Attività sul lago: escursioni, birdwatching e sport acquatici
A volerlo vivere davvero, il Lago di Mezzola offre ben più di una cartolina suggestiva. È un terreno fertile per chi ama le escursioni, la pesca, l’osservazione degli uccelli e le attività in acqua. Serve solo scegliere da dove cominciare.
I sentieri che si snodano intorno al lago sono numerosi, adatti a camminatori esperti e non. Alcuni portano in alto, verso punti panoramici che ti fanno restare in silenzio. Altri seguono il corso dell’acqua, tra cespugli e alberi. Ogni passo racconta qualcosa: il profumo della terra, i versi degli uccelli, il suono della brezza.
Per chi preferisce restare con i piedi a mollo, la canoa è un’opzione affascinante. Scivolare tra i canneti, lontano dal rumore dei motori, permette di scoprire angoli nascosti che dal sentiero non si vedono. E se il tempo è quello giusto, qualche uccello curioso potrebbe anche farsi vedere da vicino.
Chi ha il pallino del birdwatching trova qui uno dei luoghi migliori di tutta la Lombardia. Non serve essere esperti: basta un binocolo e un po’ di pazienza. Tra migratori e stanziali, ogni stagione regala presenze diverse. E spesso la sorpresa arriva proprio quando non te l’aspetti.
Il lago come rifugio per l’anima e lo sguardo
Non serve cercare per forza qualcosa da fare. A volte, basta fermarsi. Sedersi su una roccia, guardare le onde che si rincorrono e respirare. Il Lago di Mezzola ha questa capacità rara: ti invita alla lentezza. Alla contemplazione.
Ci sono luoghi che chiedono di essere fotografati, altri che vanno semplicemente vissuti. Questo è uno di quelli. Il suo valore non sta solo nei panorami, ma nel modo in cui ti fa sentire. Un po’ sospeso, come in una parentesi gentile.
Per chi è stanco del turismo frenetico e dei selfie a tutti i costi, questa può essere una piccola via di fuga. Non c’è bisogno di grandi mezzi o organizzazioni. Basta avere voglia di lasciarsi portare. E, forse, di ascoltare.
Foto © stock.adobe