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Piante e fiori

Rinvaso e moltiplicazione dell’aloe vera: tutto quello che devi sapere per favorire la crescita

Ti hanno regalato una pianta di aloe vera e vuoi creare altri esemplari per rendere speciali vari angoli della casa? Ecco i consigli per gestire al meglio rinvaso e moltiplicazione.


L’aloe vera, spesso coltivata per le sue proprietà medicinali, è una pianta resistente e versatile. Il rinvaso e la moltiplicazione sono passaggi importanti per garantirne la salute. Scopri come gestirli al meglio, scegliendo momento giusto e metodo corretto.

L’importanza del rinvaso e della moltiplicazione

L’aloe vera, come molte piante grasse, è relativamente facile da curare. Con il passare del tempo potrebbe però richiedere attenzioni particolari, soprattutto quando cresce troppo o inizia a mostrare segni di stress. Rinvasare l’aloe vera non è solo una questione di estetica o di spazio: è una pratica essenziale per favorire la crescita della pianta.


Questa specie produce spesso polloni o “pups”, piccole piantine che possono essere separate dalla pianta madre e coltivate individualmente. Questo processo, chiamato moltiplicazione, è un ottimo modo per arricchire, sostanzialmente gratis, la propria collezione con nuove piante. È importante eseguire il rinvaso nel momento giusto, soprattutto per garantire la ricezione di tutti i nutrienti necessari. Con la giusta cura, la tua aloe continuerà a crescere rigogliosa e forte.


Nelle prossime righe, vedremo quando e come eseguire il rinvaso, quale terriccio utilizzare, e i consigli pratici per una cura ottimale dopo il rinvaso.

Quando rinvasare l’aloe vera

Il momento migliore per rinvasare la tua aloe vera è durante la stagione di crescita, ovvero nei mesi primaverili ed estivi. Così facendo, si garantisce alla pianta abbastanza tempo per adattarsi al nuovo vaso e riprendere a crescere senza stress.

Anche l’inizio dell’autunno può essere un buon momento se vivi in una zona dal clima temperato.


L’aloe vera non è una pianta che necessita di un rinvaso frequente: non è infatti un problema se risulta legata solo leggermente alle radici. Tuttavia, se noti che la tua pianta sta mostrando segni di sofferenza, per esempio foglie tendenti al giallastro o crescita stentata, potrebbe essere il momento di procedere concretamente al rinvaso.

Questa operazione è inevitabile se la pianta sta uscendo dal suo vaso o i polloni stanno crescendo troppo rapidamente.


Oltre alla salute della pianta, anche il terreno può giocare un ruolo chiave. Dopo alcuni anni, perde le sue proprietà nutritive e drenanti, motivo per cui è consigliabile sostituirlo. Se la tua aloe vera è cresciuta all’aperto e ha prodotto molti polloni, come nel caso di piante che raggiungono dimensioni notevoli, è il momento giusto per pensare anche alla moltiplicazione.

Come moltiplicare e rinvasare l'aloe vera


Come scegliere il vaso giusto

La scelta del vaso è decisiva per la buona riuscita del rinvaso. Quale tipo di vaso è più adatto per l’aloe vera? La risposta dipende da diversi fattori. Tra questi spiccano la dimensione della pianta e la presenza o meno di polloni. Se hai intenzione di dividere la pianta e coltivare i pups, dovrai tenere presente anche il numero di nuovi vasetti necessari per ospitare le piantine.

In generale, l’aloe vera preferisce vasi bassi e larghi, poiché le sue radici non crescono molto in profondità ma tendono a espandersi lateralmente. Un vaso troppo profondo può trattenere troppa acqua, il che è a dir poco dannoso. Il vaso deve avere numerosi fori di drenaggio per evitare ristagni d’acqua, che possono portare a marciume radicale.

Quando scegli un vaso per una pianta matura, assicurati che abbia una base solida: piante di grandi dimensioni, come quelle che crescono all’aperto, possono diventare molto pesanti. Se stai rinvasando una pianta da interno, opta per un vaso di 4 – 5 cm più grande di quello attuale, per consentire alla pianta di espandersi senza però esagerare.

Quale terriccio usare

Un altro aspetto fondamentale per il rinvaso dell’aloe vera è il tipo di terriccio. Essendo una pianta grassa, l’aloe necessita di un substrato che garantisca un ottimo drenaggio.

Un terriccio normale, acquistabile al supermercato e perfetto per piante d’appartamento, può trattenere troppa acqua, aumentando il rischio di marciume radicale.

Il terriccio ideale per l’aloe vera è una miscela per piante grasse o cactus, che è più granulosa e permette all’acqua di defluire velocemente. Questa tipologia di terriccio è arricchita con materiali come sabbia e perlite, che migliorano la struttura e facilitano il drenaggio.

Meglio evitare di utilizzare terricci troppo compatti o ricchi di torba, poiché questi trattengono troppa umidità, causando potenziali problemi alle radici della pianta.

Assicurati che il terriccio si asciughi completamente tra un’annaffiatura e l’altra, poiché l’aloe vera prospera meglio all’asciutto.

Cura dell’aloe vera post rinvaso

Una volta rinvasata l’aloe vera, è importante fornirle una cura adeguata per aiutarla a riprendersi dal trapianto. Dopo il rinvaso, evita di annaffiare immediatamente la pianta. Le radici potrebbero essere state danneggiate durante la procedura e un eventuale eccesso d’acqua potrebbe farle marcire. Lascia la pianta asciutta per circa una settimana prima di riprendere le normali innaffiature. Questo permette alle radici di cicatrizzare ed evitare infezioni.

Trascorsa circa una settimana, puoi tornare ad annaffiare la tua aloe vera come di consueto, sempre avendo cura che il terreno si asciughi bene tra un’irrigazione e l’altra. L’aloe vera è una pianta che non ama l’acqua in eccesso, quindi è importante non esagerare con le innaffiature per evitare marciume radicale.

Se hai separato i polloni, trapiantali in piccoli vasi e segui le stesse indicazioni: terriccio con un ottimo drenaggio, vaso con fori di buon diametro e innaffiature parsimoniose. Così facendo, le nuove piantine potranno crescere sane e robuste, pronte a svilupparsi nel tempo.

foto © stock.adobe


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