Castelli, borghi storici e città d’arte: esplora i dintorni di Bruxelles con queste mete sorprendenti tra natura, cultura e bellezza senza tempo.
Scoprire i dintorni di Bruxelles vuol dire lasciarsi sorprendere da un mosaico di luoghi inaspettati. Castelli circondati da giardini fiabeschi, cittadine ricche di fascino, musei poco conosciuti e panorami che sanno cambiare luce e colore nel giro di pochi chilometri. Basta allontanarsi un attimo dal cuore della capitale belga per trovare un mondo che non sembra avere fretta, fatto di storia, cultura e scorci indimenticabili.
Non serve organizzare un lungo viaggio: con poche ore a disposizione si può vivere un’esperienza diversa e piena di meraviglia. E per chi ha già visitato Bruxelles, queste mete nei dintorni sono l’occasione giusta per guardare il Belgio con occhi nuovi.
Tra boschi e musei: Tervuren e Groot-Bijgaarden
Appena fuori Bruxelles, Tervuren si presenta come un piccolo quadro vivente, incastonato nella foresta di Soignes. Qui tutto sembra pensato per rallentare i pensieri: il parco che circonda il centro, con i suoi sentieri tra stagni e sculture immerse nel verde, invita a camminare senza meta. E poi c’è l’Africanmuseum, che sorprende per la ricchezza delle sue collezioni dedicate all’Africa Centrale, in bilico tra memoria storica e riflessione critica.
A pochi chilometri di distanza, Groot-Bijgaarden è un’altra tappa che merita attenzione. Il suo castello rinascimentale, incorniciato da un fossato e da giardini curati, offre in primavera uno spettacolo che lascia senza parole: durante il Floralia Brussels, migliaia di tulipani trasformano il parco in un mare di colori. Il ponte d’accesso, con i suoi leoni scolpiti, sembra uscito da un libro illustrato.
Louvain-la-Neuve: energia giovane e arte ovunque
Costruita negli anni ’70 per ospitare l’università francofona, Louvain-la-Neuve è una città che pulsa di vita. I suoi edifici moderni si mescolano a piazze vivaci, dove studenti, artisti e passanti si incontrano ogni giorno. In mezzo a questo fermento, spicca il Museo Hergé, un omaggio al creatore di Tintin, capace di affascinare anche chi non ha mai letto un fumetto.
Nel cuore della città c’è anche il Museo L, che raccoglie scienza, arte e archeologia in un modo originale e stimolante. E se capiti in ottobre, preparati a rimanere sorpreso dalla 24 heures vélo, una corsa ciclistica di 24 ore che si trasforma in una grande festa a cielo aperto.
Bruges e Gand: un tuffo nella bellezza medievale
Sì, Bruges è turistica. Ma basta perdersi in una via laterale, lontano dai flussi principali, per scoprire un silenzio ovattato e suggestivo. I canali, le case in mattoni, le piazze acciottolate: ogni angolo racconta una storia antica. E quando arriva l’inverno, i mercatini natalizi trasformano tutto in una cartolina. Da provare assolutamente le moules-frites, magari in una delle brasserie storiche della città.
Gand, invece, è come un libro che non smette mai di sorprendere. Il Gravensteen, con le sue torri e i bastioni, domina la città con fierezza, mentre la cattedrale di San Bavone custodisce il celebre polittico dell’Agnello Mistico. E poi c’è il Festival delle Luci, che ogni due anni accende la città con installazioni spettacolari. Un intreccio perfetto tra passato e visioni contemporanee.
Mechelen e Gaasbeek: pietre antiche e quiete campestre
Nel cuore delle Fiandre, Mechelen è una di quelle cittadine che non ti aspetti. Cammini tra le sue stradine tranquille, magari senza fretta, e all’improvviso ti trovi davanti alla cattedrale di San Rumboldo, con quella torre altissima che sembra voler toccare il cielo. Se hai voglia (e fiato), salire fino in cima vale ogni gradino: da lassù, lo sguardo si perde lontano.
E se ti piace la birra, c’è una tappa che non puoi proprio saltare: il birrificio Het Anker. Non è solo un posto dove si produce una delle birre storiche del Belgio, è un luogo che sa di legno vecchio e di lievito nell’aria. Un po’ fabbrica, un po’ salotto. Il genere di posto dove ti siedi, ordini qualcosa, e finisce che resti lì molto più del previsto.
Spostandosi di poco, Gaasbeek cambia ancora il tono del viaggio. Il suo castello, con quelle torri e quel silenzio antico, sembra davvero uscito da una pagina ingiallita. Oggi è museo, certo, ma non è solo quello. C’è qualcosa nei suoi saloni vuoti, nella luce che entra dai vetri, che fa venire voglia di rimanere in silenzio. E il parco? Un sogno. Alberi enormi, vialetti che si biforcano, e qualche panchina dove fermarsi senza un motivo preciso. Se cerchi un pomeriggio lontano da tutto, ecco il posto giusto.
Tournai e Namur: torri, cattedrali e storie secolari
Tournai, una delle città più antiche del Belgio, è famosa per la sua cattedrale di Notre-Dame, con le cinque torri che la rendono inconfondibile. Non distante, il Beffroi offre una delle viste più belle sulla città. E se non soffri di vertigini, vale davvero la pena affrontare i 257 gradini per raggiungere la cima. Durante il periodo natalizio, la città si veste di luci e profumi speziati, con un’atmosfera che sa di fiaba.
Poco più a sud, Namur sorprende per la sua cittadella che si erge sopra la città, collegata da una suggestiva teleferica. La vista da lassù è spettacolare, ma ciò che affascina di più sono i tunnel sotterranei che si diramano sotto la fortezza: un labirinto affascinante che ha fatto esclamare a Napoleone di trovarsi in un vero e proprio “termitaio d’Europa”.
Waterloo: un campo di battaglia che ha cambiato la storia
A pochi chilometri da Bruxelles, Waterloo conserva ancora intatto il peso della sua storia. Qui si è combattuta una delle battaglie più famose d’Europa, e oggi il memoriale racconta ogni dettaglio di quel giorno del 1815. Il Musée Wellington, ospitato nell’edificio che fu quartier generale del Duca di Wellington, raccoglie documenti, mappe e oggetti originali.
Camminare tra questi luoghi, tra colline tranquille e campi ondulati, fa riflettere su quanto il passato sia ancora vivo. Non serve essere appassionati di storia per lasciarsi toccare da questo luogo così simbolico.
Ogni località nei dintorni di Bruxelles custodisce un frammento del Belgio più autentico. Non ci sono solo monumenti da vedere, ma atmosfere da vivere. Che si tratti di un castello nascosto tra gli alberi, di una città universitaria brulicante di idee o di un borgo medievale che sembra fermo nel tempo, l’importante è lasciarsi guidare dalla curiosità. Perché, a volte, i viaggi più memorabili iniziano proprio dove finisce la mappa del turismo più conosciuto.
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