Scopri i 3 trattamenti indispensabili da fare a maggio per avere ortensie in fiore splendide e durature: potatura leggera, concimazione mirata e correzione del pH per colori intensi.
Si tende a pensare che le ortensie si arrangino da sole. In realtà, se si vuole davvero vederle fiorire al massimo del loro potenziale, bisogna muoversi proprio ora. Maggio è un mese strategico, quello in cui si decide se la pianta darà il meglio di sé o resterà un po’ spenta. E la differenza, a volte, la fa davvero un gesto minimo.
C’è chi dice che basti un po’ d’acqua ogni tanto, e magari un angolino all’ombra. Ma la verità è che dietro quei grappoli enormi e pieni di colore c’è un equilibrio delicato che ha bisogno di qualche spinta. E il bello è che non serve essere giardinieri esperti: basta osservare, toccare il terreno, regolare il ritmo. Un attimo prima del caffè del mattino, o magari al tramonto.
Le ortensie, lo sappiamo, sono tra i fiori più affascinanti. Hanno questa strana magia di cambiare colore in base al terreno, come se sapessero leggere l’umore del giardino. Ed è proprio per questo che vale la pena dare loro una mano. Non servono prodotti strani o cure complicate, ma tre piccoli interventi mirati che in questo periodo fanno la differenza.
Potatura leggera e mirata
Uno degli errori più comuni è pensare che l’ortensia vada potata drasticamente in primavera. Nulla di più sbagliato. A maggio si interviene solo con una potatura leggera, che serve a eliminare i rami secchi o danneggiati e a favorire la circolazione dell’aria tra le foglie.
Si crede spesso che più si taglia, più si stimoli la fioritura. Ma nel caso dell’ortensia è il contrario: tagliare troppo mette a rischio i rami fioriferi, quelli che porteranno i boccioli nei mesi estivi.
L’ideale è usare forbici ben affilate e disinfettate, scegliendo con cura i rami da rimuovere. Si nota facilmente quali sono quelli da tagliare: hanno un aspetto legnoso, spento, o sono visibilmente danneggiati. Lasciare spazio alla luce e all’aria è fondamentale per prevenire malattie fungine, molto frequenti quando le foglie restano troppo umide.
Concimazione mirata e idratazione costante
Tra le prime cose da fare, c’è la concimazione. Dopo mesi di pioggia e freddo, il terreno ha perso buona parte delle sue risorse. E a maggio la pianta si sveglia, pronta a fiorire. Serve allora un concime specifico, con la giusta dose di fosforo e potassio, e poco azoto. Troppo azoto, infatti, rischia di far crescere un sacco di foglie ma pochi fiori. Un errore più comune di quanto si pensi.
Meglio scegliere fertilizzanti specifici per ortensie, ricchi di:
- fosforo, che stimola la formazione dei fiori;
- potassio, utile per rinforzare i tessuti;
- una dose contenuta di azoto, sufficiente a mantenere il fogliame sano senza favorire eccessi vegetativi.
Un dettaglio importante? Evitare i concimi troppo ricchi di azoto. Questi rischiano di far crescere molte foglie a discapito dei fiori. Anche l’irrigazione regolare è fondamentale. L’ortensia, infatti, non sopporta la siccità, ma nemmeno i ristagni. Il terreno deve restare sempre leggermente umido, senza mai diventare fangoso.
Un trucco semplice: toccare il terriccio con un dito. Se risulta asciutto a due centimetri di profondità, è ora di annaffiare. E nelle giornate più calde, anche due volte al giorno possono fare la differenza.
Correzione del pH per il colore dei fiori
Chi coltiva ortensie da tempo lo sa: il colore dei fiori dipende dal terreno. Un aspetto affascinante, ma che spesso viene trascurato In realtà, maggio è il momento perfetto per correggere il pH. Questo aiuta ad ottenere una determinata tonalità.
Le ortensie blu crescono solo in terreni acidi con un pH sotto 5,5. Mentre quelle rosa prediligono terreni neutri o leggermente alcalini. Vuoi intensificare il blu? Basta somministrare solfato di alluminio o torba acida. Preferisci il rosa? Meglio aggiungere calcare o cenere di legna al terreno.
Questi interventi non cambiano i fiori già presenti, ma influenzano quelli futuri. Meglio pensarci subito, prima che i boccioli si sviluppino. Anche perché, una volta fioriti, è difficile tornare indietro.
Una curiosità: nelle varietà bianche, il colore non cambia col pH. Ma anche queste ortensie beneficiano di un terreno ben bilanciato, privo di eccessi.
Chi ama il giardinaggio lo sa: ogni stagione ha i suoi piccoli riti. E maggio, per l’ortensia, è come un nuovo inizio. Con pochi gesti mirati è possibile accompagnare la pianta verso la sua fase più bella. Vale davvero la pena di prendersi un attimo, osservare la natura e darle quel poco di aiuto che serve a fare la differenza.
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