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Piante e fiori

Calendula, malva e lavanda: i fiori officinali da raccogliere ora e come usarli in casa

Fiori officinali da raccogliere a luglio: calendula, malva e lavanda per rimedi naturali, bellezza fai da te e profumi rilassanti in casa.

Calendula, malva e lavanda: i fiori officinali da raccogliere ora e come usarli in casa

Calendula, malva e lavanda sono tre fiori officinali che in questo periodo regalano il meglio di sé: è adesso il momento giusto per riconoscerli, raccoglierli e conservarli con cura, sfruttando al massimo le loro proprietà.

Tra profumi intensi e colori che sembrano usciti da un quadro impressionista, questi fiori hanno un fascino che va ben oltre l’estetica. C’è chi li coltiva con amore sul balcone, chi li incrocia per caso durante una passeggiata tra i campi. Ma pochi immaginano davvero quanto possano diventare utili tra le pareti di casa.


Un infuso rilassante prima di dormire? Un olio lenitivo fatto a mano? Oppure dei semplici sacchettini profumati da infilare nei cassetti? Le possibilità sono tante, alcune sorprendenti. Riconoscerli e raccoglierli nel modo giusto può trasformarsi in un piccolo rituale di benessere quotidiano.


Calendula: il sole nei petali e nella pelle

Tra tutti, è forse la calendula a colpire di più al primo sguardo. I suoi petali giallo-arancio ricordano il sole, e non è un caso se viene considerata da secoli un toccasana per la pelle. Sbuca ovunque: nei campi aperti, lungo i bordi delle strade, anche nei giardini dimenticati. E il bello è che non ha bisogno di attenzioni particolari per crescere.

Si raccoglie scegliendo i fiori più giovani e appena aperti, possibilmente in una giornata asciutta. Poi basta farli essiccare all’ombra, con un po’ di pazienza, e conservarli in barattoli di vetro ben chiusi. Il loro profumo, già da secchi, è qualcosa che mette subito di buon umore.

Una delle preparazioni più amate è l’oleolito di calendula: basta mettere i capolini in olio di oliva o mandorle e lasciarli riposare per un mese. Il risultato? Un olio delicato e profumato, perfetto per massaggi, impacchi o come base per creme fai da te. Alcuni lo usano anche per preparare infusi o tinture, ma è sempre meglio informarsi bene sui dosaggi.


In passato, c’era chi metteva i petali secchi nella vasca da bagno per un effetto calmante sulla pelle. Un’abitudine che oggi torna di moda in versione moderna, con sali da bagno fatti in casa a base di calendula e lavanda. Basta poco per sentirsi in una spa, senza uscire dal proprio bagno.

Malva: dolcezza e delicatezza in un solo fiore

La malva è una di quelle piante che sembrano nate per coccolare. I suoi fiori, viola con venature più scure, si trovano un po’ ovunque: nei prati, ai bordi delle strade, persino tra le pietre. Eppure, dietro alla sua semplicità si nasconde una potenza gentile.


  • Ricca di mucillagini, è utilissima in caso di mal di gola o disturbi digestivi.
  • L’infuso è leggero e piacevole, perfetto prima di andare a dormire.
  • Gli impacchi con l’infuso freddo sono ottimi per occhi stanchi o gonfi.
  • In combinazione con altre erbe, la malva diventa una base perfetta per tisane calmanti.

Interessante anche il suo uso cosmetico: le mucillagini creano una sorta di pellicola protettiva sulla pelle, rendendola ideale per chi ha una pelle sensibile. Un tonico naturale fatto in casa, con malva fredda e qualche goccia di limone, può diventare un gesto di cura quotidiana davvero semplice.

C’è anche chi la usa come ingrediente per maschere viso lenitive, magari aggiungendo un po’ di miele o yogurt. Una coccola rapida, economica e tutta naturale, da fare quando si sente il bisogno di rallentare. La sua delicatezza conquista anche chi di solito è scettico nei confronti dei rimedi fai da te.


Lavanda: profumo, equilibrio e benessere naturale

La lavanda è un classico che non delude mai. Già solo il profumo mette di buonumore. Basta sfiorarla per sentire subito un’ondata di tranquillità. Non serve essere in Provenza: anche nei campi italiani la lavanda cresce generosa.

Le spighe si raccolgono poco prima che i fiori si aprano del tutto, così l’aroma resta più intenso. L’ideale è una giornata secca e ventilata. Una volta essiccata, la lavanda si presta a mille piccoli usi:

  • Sacchetti profumati per cassetti e armadi
  • Pot-pourri da tenere in salotto o in bagno
  • Infusi rilassanti per la sera
  • Oli essenziali (da ottenere solo tramite distillazione, quindi meglio non improvvisare)

Molti la mettono dentro cuscini anti-stress o dentro piccoli sacchetti da tenere sotto al cuscino. C’è chi dice che aiuti a dormire meglio e chi la usa solo per il piacere del suo profumo. In ogni caso, ha un fascino senza tempo.

Una miscela molto apprezzata unisce lavanda e camomilla per infusi calmanti, da bere prima di dormire o in un pomeriggio tranquillo. Oppure si possono creare spray per tessuti a base di acqua e olio essenziale di lavanda: bastano poche gocce e l’atmosfera cambia subito.

Calendula, malva e lavanda non sono solo fiori. Sono piccoli alleati di benessere che la natura regala, a costo zero. Basta solo aprire gli occhi, coglierli con rispetto e usarli con creatività. Perché, a volte, le cose più semplici sono quelle che fanno davvero la differenza.

come usare malva, lavanda e calendula

E allora, la prossima volta che capita di attraversare un campo in fiore o di passeggiare tra i sentieri estivi, vale la pena portare con sé un cestino. Potrebbe diventare l’inizio di un rituale tutto nuovo, fatto di gesti lenti, mani che raccolgono e un profumo che resta.

Foto © stock.adobe


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