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Piante e fiori

Pothos che ingiallisce? Ecco cosa fare subito per salvarlo dal caldo estivo

Il tuo pothos ha foglie gialle? In estate il caldo può metterlo a dura prova. Scopri le cause più comuni e i rimedi efficaci per salvarlo subito e mantenerlo sano.

Pothos che ingiallisce? Ecco cosa fare subito per salvarlo dal caldo estivo

Il pothos che ingiallisce durante l’estate non è solo un piccolo fastidio estetico. Di solito è il modo in cui la pianta cerca di dire che qualcosa non va. Troppo sole? Poca acqua? Forse un colpo di calore? Meglio capirlo subito, prima che la situazione sfugga di mano.

Non serve essere esperti botanici per accorgersi che qualcosa non torna. Basta osservare, toccare la terra, notare i dettagli. A volte un piccolo cambiamento nella routine può fare la differenza tra una pianta in sofferenza e una che continua a crescere rigogliosa. E se ci si trova in pieno agosto, con temperature fuori controllo, aspettare non è proprio una buona idea.


Perché il pothos ingiallisce d’estate (anche se sembra stare bene)

Si tende a pensare che il pothos sia indistruttibile. In effetti è una delle piante da interno più resistenti in circolazione. Ma anche lui ha i suoi limiti, soprattutto quando il termometro supera certi livelli. L’ingiallimento delle foglie non è altro che un segnale di allarme, un messaggio chiaro che non va ignorato.


Le cause? Possono essere tante, ma ce ne sono alcune ricorrenti. Il caldo eccessivo è tra le prime. Quando fa troppo caldo, la pianta perde acqua più velocemente e il terreno si asciuga in un attimo. Se non si interviene in tempo, le radici vanno in sofferenza, e le foglie iniziano a virare verso il giallo. Ma attenzione: anche troppa acqua è un errore comune. Innaffiare a caso, magari solo perché il vaso “sembra” asciutto, può portare al marciume radicale. E guarda caso, uno dei primi sintomi è proprio il cambio di colore delle foglie.

C’è poi il fattore luce. Un errore diffuso è quello di lasciare il pothos sul davanzale o vicino a una finestra troppo soleggiata. Il sole diretto nelle ore più calde può letteralmente bruciare le foglie. Non subito, certo, ma giorno dopo giorno si formano macchie gialle, poi secche, che rovinano l’aspetto della pianta e ne compromettono la salute.

A volte il problema è più semplice: vaso troppo piccolo o terriccio vecchio che non drena bene. Quando le radici non hanno abbastanza spazio o il substrato trattiene troppa umidità, il risultato è sempre lo stesso: foglie che ingialliscono, si afflosciano e cadono.


Cosa fare subito: piccoli gesti che salvano la pianta

Davanti a un pothos in difficoltà non bisogna farsi prendere dal panico, ma nemmeno restare fermi a guardare. Agire subito è fondamentale. Ecco alcuni consigli pratici e concreti che possono fare davvero la differenza:

  • Sposta la pianta in un punto della casa dove riceve luce ma non sole diretto. Una stanza ben illuminata a nord o est è l’ideale.
  • Controlla il terriccio infilando un dito nel vaso. Se sotto la superficie è ancora umido, niente acqua. Se invece è secco da diversi giorni, è il momento di innaffiare.
  • Elimina le foglie gialle o rovinate con una forbice ben pulita. Non serve tenerle: consumano energia inutile alla pianta.
  • Nebulizza leggermente le foglie (senza esagerare) alla sera o la mattina presto, per dare un po’ di sollievo, soprattutto se l’aria in casa è molto secca.
  • Controlla il drenaggio. Se l’acqua ristagna nel sottovaso, rimuovila subito. Un buon trucco è usare l’argilla espansa: mantiene l’umidità giusta senza far marcire le radici.

Un altro gesto semplice ma sottovalutato è pulire le foglie con un panno umido. La polvere si accumula velocemente, e ostacola la fotosintesi. Meglio farlo ogni due settimane, non solo per estetica, ma proprio per aiutare la pianta a respirare.


Come prevenire lo stress da caldo (senza impazzire)

In fondo, prendersi cura del pothos non richiede magie. Serve solo un po’ di attenzione, e soprattutto coerenza. Sì, perché le piante non amano i cambiamenti improvvisi, tanto meno quelli di temperatura.

Uno degli errori peggiori che si possono fare d’estate è spostare continuamente la pianta da dentro a fuori, da una stanza all’altra. L’aria condizionata, poi, è un’arma a doppio taglio: se da un lato rinfresca l’ambiente, dall’altro può creare sbalzi termici che confondono e stressano la pianta. Il pothos ama la stabilità, non le montagne russe climatiche.


Attenzione anche al concime. Nei mesi caldi si tende a “nutrire” troppo la pianta pensando di aiutarla. Invece, meglio meno che troppo. Una piccola dose di fertilizzante liquido ogni tre o quattro settimane può bastare. Sempre dopo aver innaffiato, mai su terreno secco, per non rischiare di bruciare le radici.

Un’altra abitudine utile? Ruotare il vaso ogni settimana. Così la luce raggiunge tutte le parti in modo uniforme, e si evita che la pianta cresca storta o cerchi il sole da un lato solo. È un gesto quasi banale, ma aiuta moltissimo a mantenere una forma armoniosa.

Vale anche la pena considerare il tipo di vaso. Se è in plastica, il terreno tende a rimanere più umido. Se è in terracotta, invece, traspira di più. Entrambi vanno bene, ma richiedono accorgimenti diversi. In estate, ad esempio, un vaso in terracotta in un ambiente secco potrebbe far evaporare l’acqua troppo in fretta. Meglio allora aumentare leggermente la frequenza delle innaffiature, senza però trasformarla in una routine rigida.

Ultimo dettaglio, ma non per importanza: l’acqua. Meglio usarla a temperatura ambiente, lasciata riposare qualche ora in una bottiglia aperta. Quella troppo fredda o ricca di cloro può causare stress alla pianta, specialmente se usata regolarmente.

come prevenire foglie gialle del Pothos

A volte basta davvero poco per cambiare il destino di una pianta. E osservare un pothos tornare a fare nuove foglie, verdi e brillanti, è una piccola soddisfazione che non ha prezzo. Non serve avere il pollice verde: basta ascoltare, con pazienza e un pizzico di attenzione.

Foto © stock.adobe


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