Scopri i borghi più belli da visitare in Toscana a settembre: tra vendemmie, colline dorate e tradizioni antiche. Un viaggio autentico tra Montepulciano, Anghiari e San Gimignano.
Settembre è forse il mese più bello per scoprire i borghi nascosti della Toscana: l’aria è più leggera, le colline si tingono di oro e ruggine, e il profumo dell’uva matura sembra accompagnare ogni passo. Se cerchi un viaggio lento e autentico, questo è il momento giusto.
In un periodo in cui tutto sembra ripartire, la Toscana invita invece a rallentare. I filari carichi di grappoli, le stradine in pietra illuminate da una luce morbida, le sagre di paese dove si parla con accento stretto e si mangia come a casa della nonna… tutto suggerisce un ritorno all’essenziale. Non serve prenotare mesi prima, non serve programmare ogni ora: è la stagione perfetta per lasciarsi sorprendere.
E poi diciamolo: c’è qualcosa di profondamente rassicurante nel girovagare senza meta, tra una cantina aperta e una piazzetta dove il tempo sembra essersi fermato. Chi ha voglia di uscire dai soliti percorsi e scoprire un pezzo d’Italia ancora autentico, trova qui la sua occasione.
Montepulciano, dove il vino ha l’odore della terra
Tra le curve dolci della Val di Chiana, Montepulciano è uno di quei posti che sembrano fatti apposta per essere vissuti a settembre. Le vie acciottolate che salgono verso il cuore del borgo sembrano raccontare storie antiche, mentre le colline intorno si riempiono di colori caldi e viti in fermento.
Ma è il Vino Nobile di Montepulciano a rendere questo borgo davvero speciale. In questo periodo dell’anno, le cantine si animano, le osterie profumano di piatti rustici e ovunque si respira un senso di festa semplice, quasi familiare.
Basta camminare senza fretta per ritrovarsi di fronte a panorami che tolgono il fiato, con cipressi allineati come pennellate e tramonti che sembrano dipinti. Qui non servono filtri Instagram: la luce fa tutto da sola.
E magari, con un bicchiere in mano e il silenzio intorno, si capisce perché tanti scelgono proprio questo angolo di Toscana per sentirsi a casa.
Anghiari, silenzioso e intatto come un segreto ben custodito
Se ti spingi verso il confine orientale della regione, Anghiari ti aspetta sospeso tra collina e cielo, come quei paesaggi disegnati nei libri di storia. Non ha bisogno di effetti speciali: la sua bellezza è fatta di pietre consumate, scorci improvvisi e botteghe dove si lavora ancora con le mani.
Visitare Anghiari a settembre è una scelta che premia. Perché:
- L’aria è tiepida, perfetta per camminare senza meta.
- Gli artigiani sono al lavoro, pronti a raccontarti storie dietro ogni oggetto.
- I colori della natura iniziano a cambiare, e ogni finestra è una cartolina.
Non serve avere una lista di cose da fare: basta sedersi su una panchina, guardare la valle del Tevere e lasciarsi attraversare dal silenzio. C’è chi dice che Anghiari sia uno dei borghi più belli d’Italia, ma forse è semplicemente uno di quelli che riescono ancora a emozionare senza sforzo.
E se ami le fotografie, prepara la memoria del telefono: ogni angolo chiede di essere ricordato.
San Gimignano, la poesia dietro le torri
Sì, è vero: San Gimignano la conoscono tutti. Ma è proprio per questo che merita una seconda visita, magari a settembre, quando i gruppi turistici si diradano e il borgo torna a respirare.
Le sue torri, che un tempo erano simboli di potere, oggi sembrano semplicemente sentinelle silenziose di una bellezza antica. Ma è tra le strade meno battute, tra un cortile nascosto e una finestra fiorita, che si scopre l’anima più intima del paese.
Qui si sente il profumo dell’uva raccolta, si vedono i trattori tornare dai campi, si ascoltano le risate di chi lavora ancora con passione. Le cantine aprono volentieri le porte, la Vernaccia scorre leggera nei calici, e lo zafferano è il tesoro aromatico che pochi conoscono davvero.
San Gimignano a settembre non è solo un posto da visitare: è un invito a fermarsi, a riscoprire l’importanza dei gesti lenti, delle parole dette piano, dei silenzi condivisi.
C’è qualcosa di profondamente rigenerante nel viaggiare in Toscana a settembre. Forse perché tutto sembra più vero. I borghi medievali, i filari ordinati, i piatti cucinati come una volta: non serve inventare nulla, basta esserci.
A volte basta davvero poco per cambiare prospettiva: una camminata all’alba, un assaggio di vino sotto un pergolato, un saluto scambiato con chi non ha mai avuto fretta. E in quel poco, si scopre tutto.
Lasciarsi ispirare dalla Toscana di settembre non è solo un modo per viaggiare, ma forse un modo per ricordarsi come si vive davvero.
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