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Piante e fiori

Melograno in vaso: come coltivarlo e farlo fruttificare ogni anno

Coltivare un melograno in vaso non è affatto complicato come si pensa. Anzi, con qualche piccola accortezza, può diventare una delle piante più gratificanti da tenere sul balcone o in terrazzo. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di raccogliere i tuoi frutti, anno dopo anno?

Melograno in vaso: come coltivarlo e farlo fruttificare ogni anno

C’è qualcosa di magico in quelle sfere rosse che spuntano tra le foglie. Un tocco quasi tropicale che riesce a stare benissimo anche in pieno contesto urbano. Si è portati a pensare che servano grandi giardini o spazi infiniti… e invece no. Il melograno, con la giusta cura, si accontenta di molto meno.

Prima di tutto, perché non dare subito un’occhiata ai vasi già presenti in casa? Magari ce n’è uno perfetto per iniziare, senza nemmeno uscire a comprarne uno nuovo.


Scegliere il vaso giusto e dove posizionarlo

Diciamolo: il segreto sta nel partire con il piede giusto. Il vaso, ad esempio, non dev’essere minuscolo. Meglio sceglierne uno bello profondo – dai 40 cm in su – così le radici si sentono a loro agio. La terracotta? Sempre una buona idea. Tiene l’umidità sotto controllo e lascia respirare il terreno. E il melograno questo lo apprezza parecchio.


E poi c’è il sole. Non è un dettaglio. Questa pianta vive di luce – più ne prende, meglio sta. Un angolo esposto a sud è l’ideale. Anche un terrazzo ben soleggiato va benissimo. Ombra? Meglio evitarla, o si rischia di restare a bocca asciutta, senza neanche un frutto.

Durante i mesi invernali, se si vive in zone molto fredde, conviene proteggere il vaso con teli isolanti o spostarlo in una zona riparata. Il melograno è rustico, è vero, ma in vaso le radici sono più esposte alle basse temperature.

Irrigazione, concime e potatura: gli alleati della fruttificazione

L’acqua va dosata con un po’ di buon senso. Nei mesi caldi, ogni 3 o 4 giorni potrebbe essere sufficiente, ma dipende molto dal clima. L’importante è che il terriccio si asciughi tra un’annaffiatura e l’altra. Niente eccessi. Il melograno non ama avere i “piedi a mollo”.


Un’altra alleata invisibile è la nutrizione. Nei periodi di crescita, da marzo a settembre, serve una spinta in più: un concime ricco di potassio e fosforo funziona bene. Se è liquido, bastano due gocce ogni paio di settimane. Niente di complicato.

E la potatura? Va fatta con calma, verso la fine dell’inverno. Si tagliano i rami secchi, quelli troppo deboli, quelli che crescono in modo disordinato. L’idea è aiutare la pianta a concentrare le sue energie nei rami più robusti. In questo modo fiorisce meglio… e fruttifica ancora di più.


Curioso, ma vero: se il melograno non fa frutti, a volte basta mettergli un po’ di pressione. Riducendo leggermente l’acqua per qualche tempo – senza esagerare – si può stimolare la fioritura. È come se la pianta, sotto stress, decidesse di riprodursi. Un trucchetto che funziona spesso.

Quali varietà scegliere e piccoli trucchi da sapere

Non tutti i melograni sono uguali. Alcune varietà sono più indicate per la coltivazione in vaso, perché crescono meno e si adattano meglio a spazi contenuti.


Le più apprezzate per questa modalità sono:

  • Nana: perfetta per vasi piccoli, molto decorativa e con fiori vivaci.
  • Dente di cavallo: una varietà italiana resistente e produttiva.
  • Wonderful: conosciuta per i frutti succosi e il buon adattamento anche in vaso.

Curioso che, tra gli alberi da frutto, il melograno sia uno dei pochi a sopportare così bene condizioni di coltivazione non ideali. Non ha bisogno di attenzioni costanti, ma gradisce coerenza. Si nota, ad esempio, che produce meglio se le abitudini di cura (luce, acqua, concime) restano più o meno stabili nel tempo.

Un altro piccolo trucco? Ogni due anni circa, conviene fare il rinvaso, magari all’inizio della primavera, sostituendo parte del terriccio e potando leggermente le radici. Questo ridona energia alla pianta e migliora l’assorbimento dei nutrienti.

E se le foglie ingialliscono o cadono? Spesso si tratta solo di un eccesso d’acqua o di un cambiamento improvviso di temperatura. Nulla che non si possa risolvere con un po’ di pazienza e osservazione.

come coltivare melograno in vaso

Chi ama coltivare in vaso cerca spesso piante che uniscano bellezza e produttività. Il melograno è uno di questi rari casi. E quando arrivano i primi frutti, quell’attesa lenta si trasforma in una soddisfazione autentica, fatta di sapori antichi e colori intensi.

Val la pena provare, anche solo per vedere sbocciare quei fiori rossi accesi che annunciano l’inizio di una nuova stagione.

Foto © stock.adobe


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