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Viaggi

Copenaghen in 48 ore: cosa vedere, dove mangiare e dove trovare relax

Copenaghen in 48 ore: itinerario completo tra cose da vedere, dove mangiare bene e luoghi perfetti per rilassarsi, tra hygge e street food danese.

Copenaghen in 48 ore: cosa vedere, dove mangiare e dove trovare relax

Passeggiare lungo i canali, respirare il profumo di cannella appena sfornata e fermarsi a osservare biciclette che sfrecciano ovunque: Copenaghen si lascia vivere con calma. Non serve correre, basta scegliere bene.

Un itinerario da salvare subito: due giorni intensi ma rilassati per scoprire il meglio della capitale danese, tra design, hygge e angoli segreti. E magari prenotare il volo prima che i prezzi schizzino.


Cosa vedere a Copenaghen in due giorni

Quando si parla di cosa vedere a Copenaghen, il pensiero va subito alla Sirenetta. Ma la città offre molto di più. Due giorni sono pochi, ma bastano per innamorarsi del suo equilibrio tra tradizione e modernità.


Una tappa obbligata è Nyhavn, il pittoresco porto con le casette colorate che sembrano uscite da una fiaba. Non è solo un set da cartolina: ci si può sedere in un caffè, ordinare uno smørrebrød e godersi la vista sul canale. La luce qui cambia in continuazione, rendendo ogni scatto diverso dal precedente. Molti scelgono di iniziare il tour proprio da qui, anche per la sua posizione centrale.

Poco distante, Amalienborg affascina con il cambio della guardia e la sua atmosfera regale. Si crede spesso che la monarchia danese sia solo folclore, ma in realtà è molto amata dai cittadini.

Chi ama l’arte, invece, troverà pane per i propri occhi al Louisiana Museum of Modern Art: non proprio in centro, ma vale la gita per l’architettura, il giardino affacciato sull’acqua e una collezione tra le più interessanti d’Europa. Raggiungerlo in treno è facile, e lungo il tragitto si scopre anche un po’ di Danimarca più autentica.


Per una passeggiata diversa, Christianshavn e la zona di Christiania raccontano un’anima alternativa e creativa, tra graffiti, artigianato e spirito libero. Nessun itinerario di Copenaghen sarebbe completo senza una sosta a Tivoli, il parco divertimenti più vintage d’Europa. Aperto dal 1843, mescola giostre classiche, concerti serali e atmosfere fiabesche, soprattutto al tramonto.

Chi vuole vedere la città dall’alto può salire sulla Rundetårn o sulla torre della chiesa di Vor Frelsers Kirke. Occhio alle vertigini, ma la vista merita lo sforzo. E per chi ama le foto panoramiche, è un’occasione imperdibile.


Dove mangiare a Copenaghen: i posti da non perdere

Copenaghen ha conquistato un posto tra le capitali del gusto. Non serve andare da Noma per mangiare bene: ci sono tantissimi locali, dai più trendy alle bakeries più intime, dove assaggiare il meglio della cucina danese.

Alcuni indirizzi da segnare:


  • Torvehallerne: un mercato coperto moderno, perfetto per un pranzo veloce tra open sandwich, sushi nordico e caffè specialty.
  • Reffen Street Food Market: in estate, una vera festa di sapori internazionali con vista sul porto. È ideale anche per gruppi o per chi ha gusti diversi: qui ognuno trova il suo piatto preferito.
  • Andersen & Maillard: per chi non sa resistere ai dolci, qui la cinnamon swirl è una poesia. Il burro, la glassa, la pasta sfogliata: tutto racconta l’amore nordico per la colazione.
  • Broens Gadekøkken: perfetto per un aperitivo alternativo con food truck e musica. D’estate, è uno dei punti più vivi e sociali della città.
  • Grød: solo porridge, ma in tutte le varianti possibili. Sì, anche salato. Si direbbe strano, ma sorprende per creatività e gusto.

Inutile girarci intorno: mangiare a Copenaghen non è economico, ma spesso la qualità ripaga. E con un po’ di astuzia, anche un hot dog gourmet preso per strada può diventare una coccola. Molti locali offrono anche piatti vegetariani o vegani, sempre curati nei dettagli.

Un altro consiglio? Provare una cena a lume di candela in uno dei ristoranti del quartiere Vesterbro, zona che negli ultimi anni si è trasformata in un piccolo paradiso gastronomico. Ex quartiere popolare, oggi è pieno di indirizzi creativi, locali con design minimale e menù stagionali.

Dove rilassarsi a Copenaghen: tra terme urbane e atmosfere hygge

Tra una visita e l’altra, è giusto concedersi qualche momento per staccare. Anche perché Copenaghen è una città pensata per il benessere, e non solo fisico.

Chi cerca una pausa rigenerante può fare tappa a:

  • CopenHot: vasche con acqua calda sul porto, vista skyline e un tocco di follia nordica. L’esperienza diventa magica se si sceglie l’orario serale, con il tramonto sul mare.
  • AIRE Ancient Baths: per chi ama un’esperienza più lussuosa, tra luci soffuse e silenzio ovattato. Qui si entra e si perde la cognizione del tempo.
  • Frederiksberg Have: un parco meraviglioso per leggere, camminare o fare un picnic tra anatre e silenzi. In primavera, i ciliegi in fiore creano un paesaggio surreale.
  • La Biblioteca Reale (Det Kongelige Bibliotek): una delle più belle d’Europa, con spazi rilassanti vista fiume. Anche solo sedersi nella caffetteria e osservare il lento movimento dell’acqua è un gesto che ricarica.

Non serve sempre entrare in una spa per sentirsi bene: a volte basta una panchina, un buon libro e il sole che filtra tra gli alberi. In fondo, la filosofia hygge parte proprio da qui. Una coperta, una tazza calda e il tempo che si dilata.

Per chi ha qualche ora in più, esiste anche la possibilità di fare una gita in battello nei dintorni della città, lungo i canali o fino alle coste vicine. Il paesaggio è rilassante, i ritmi rallentano e si assapora una Danimarca autentica.

cosa vedere in 48 ore a Copenaghen

Copenaghen in 48 ore si rivela come un’esperienza completa: c’è cultura, c’è gusto, c’è calma. Una città che non cerca di stupire con effetti speciali, ma che lascia un ricordo profondo. Chi la visita per due giorni, spesso torna per restarci di più.

Foto © stock.adobe


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