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Piante e fiori

Agrifoglio all’infinito: i 2 trucchi sorprendenti per propagarlo facile

Vuoi moltiplicare l’agrifoglio nel tuo giardino senza acquistare nuove piante? Scopri come farlo facilmente con talea e margotta, due tecniche semplici ma efficaci.

Agrifoglio all’infinito: i 2 trucchi sorprendenti per propagarlo facile

Hai mai desiderato vedere il tuo giardino riempirsi di agrifogli vigorosi, con foglie verde scuro e bacche rosse che resistono anche al gelo? Non serve avere il pollice verde né spendere una fortuna dal vivaio. Esistono due tecniche, semplici e alla portata di chiunque, per moltiplicare l’agrifoglio partendo dalla pianta che hai già.

La bellezza di questa pianta non sta solo nel suo aspetto elegante e sempreverde. L’agrifoglio è una presenza discreta ma intensa, capace di regalare al giardino un tocco di atmosfera quasi fiabesca. E se ti stai chiedendo come fare per avere più esemplari, sappi che basta scegliere tra talea e margotta, due metodi efficaci che non richiedono attrezzature particolari.


Propagare l’agrifoglio: da dove cominciare davvero

A volte basta osservare i giardini altrui per farsi una domanda: come fanno certe piante a essere ovunque, rigogliose e ben distribuite? La risposta è spesso più semplice del previsto: la propagazione. E no, non è nulla di complicato.


L’agrifoglio si presta bene a essere moltiplicato in casa, a costo zero, sfruttando un ramo della pianta madre. I due metodi più comuni, talea e margotta, hanno entrambi ottime probabilità di riuscita, a patto di scegliere il momento giusto e qualche piccolo accorgimento. Nessun mistero botanico, solo qualche attenzione in più.

Talea di agrifoglio: la tecnica più diretta

Chi ama osservare passo dopo passo la nascita di una nuova pianta troverà nella talea una procedura interessante. Non è difficile: basta sapere da dove cominciare.

Si parte prelevando un ramo sano dalla pianta madre, preferibilmente durante la tarda primavera o l’inizio dell’estate, quando la pianta è nel pieno del suo vigore. I rami semi-legnosi o erbacei sono perfetti, perché tendono a radicare con più facilità.


Ecco cosa fare, in breve:

  • Taglia un ramo lungo circa 7-8 cm, appena sotto un nodo.
  • Togli le foglie più basse, lasciando solo quelle in cima.
  • Immergi la base nel radicante in polvere, se ce l’hai, per dare una spinta alle radici.
  • Pianta la talea in un vaso con torba e perlite (o vermiculite), e mettila in un angolo luminoso ma non troppo soleggiato.

L’umidità è tutto: meglio mantenere il terriccio leggermente umido, senza esagerare. Una leggera nebulizzazione ogni tanto è più che sufficiente. Poi, non resta che aspettare. I primi segni di radicazione possono impiegare anche due mesi a farsi vedere. Ma quando arrivano, la soddisfazione è garantita.


Propagazione dell’agrifoglio con la margotta: pazienza ben ripagata

C’è chi preferisce un approccio più “architettonico”. La margotta è un metodo affascinante, che consiste nel far nascere le radici mentre il ramo è ancora attaccato alla pianta madre. Richiede un po’ più di pazienza, ma il tasso di successo è spesso più alto.

Il procedimento prevede alcuni passaggi precisi:


  • Scegli un ramo sano, già legnificato e ben esposto.
  • Elimina le foglie e i rametti per circa 10 cm.
  • Con un coltellino ben affilato, pratica un taglio obliquo profondo un terzo del fusto.
  • Applica un po’ di ormone radicante sulla ferita.
  • Avvolgi il punto con torba mista a sabbia, ben umida.
  • Copri tutto con un sacchetto di plastica trasparente, chiudendolo bene con del fil di ferro.

Da qui in poi, serve solo un po’ di controllo: il terriccio va tenuto sempre umido. Dopo due o tre mesi, a volte anche quattro, le prime radici dovrebbero iniziare a farsi vedere attraverso la plastica. Quando sono ben sviluppate, si può staccare il ramo dalla pianta madre e sistemarlo in un vaso. Facile? Non proprio. Ma decisamente soddisfacente.

Talea o margotta: cosa scegliere per propagare l’agrifoglio

Viene spontaneo chiedersi quale delle due sia la via più adatta. Non c’è una risposta giusta in assoluto: tutto dipende dal tempo e dalla voglia che si ha.

La talea è più immediata, ideale per chi vuole risultati nel giro di qualche mese e ama vedere ogni fase della crescita. Richiede meno attrezzature e si adatta bene anche agli spazi piccoli, come un balcone.

La margotta, invece, gioca sul lungo periodo. È perfetta per chi ha già una pianta adulta in giardino e vuole ricavare nuovi esemplari con meno rischi di insuccesso.

In entrambi i casi, quello che conta è lo spirito con cui si affronta questa piccola impresa botanica. Moltiplicare l’agrifoglio non è solo un modo per decorare meglio il giardino: è un gesto che avvicina alla natura, al tempo lento, all’osservazione.

metodi per moltiplicare agrifoglio

Una talea che attecchisce o una margotta che radica sono piccole conquiste che raccontano pazienza e cura. Due cose che, tra l’altro, non fanno mai male.

Foto © Stock.adobe


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