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Piante e fiori

Dopo l’inverno, è tempo di rinvasare l’orchidea: ecco come fare

Le orchidee Phalaenopsis hanno un modo tutto loro di catturare lo sguardo. Con quei petali delicati e le loro fioriture che sembrano non finire mai, riescono a dare un tocco di classe anche all’angolo più anonimo della casa.

come e quando fare il rinvaso dell'orchidea
Dopo l’inverno, è tempo di rinvasare l’orchidea: ecco come fare

Ma cosa succede quando i fiori cadono e l’inverno lascia spazio alla primavera? Ecco, è proprio lì che entra in gioco uno dei momenti più importanti per il benessere della pianta: il rinvaso. Un passaggio che va fatto con cura e attenzione, ma anche con un pizzico di amore.

A volte ci si dimentica che anche le piante hanno bisogno di cambiare aria, proprio come noi. Una Phalaenopsis che resta troppo a lungo nello stesso vaso rischia di soffrire senza dare segnali evidenti. E poi diciamolo: occuparsi di lei in questo momento è anche un buon modo per creare un piccolo rituale di rinascita, per lei ma forse anche un po’ per chi la cura.


Il momento giusto per rinvasare l’orchidea Phalaenopsis

Quando le orchidee perdono i fiori alla fine dell’inverno, non significa che stiano soffrendo. Anzi. È solo il segnale che stanno entrando in una nuova fase del loro ciclo vitale: quella di riposo. Ed è proprio in questo periodo, tra gennaio e febbraio, che la pianta concentra tutte le energie sulle radici.


E allora perché aspettare? Rinvasare adesso vuol dire dare alla tua orchidea una nuova base su cui crescere forte e rigogliosa. Ma attenzione: farlo nel modo sbagliato può avere l’effetto opposto. Serve il vaso giusto, il substrato giusto e qualche accortezza in più.

Meglio optare per un vaso trasparente con buoni fori di drenaggio: le radici della Phalaenopsis fanno la fotosintesi e hanno bisogno di luce. In più, così puoi tenerle d’occhio senza disturbare la pianta. Il vaso deve essere solo un po’ più grande del precedente. Troppo grande? Rischio di ristagni e radici marce.

Quanto al substrato, lascia perdere la terra comune. Quello adatto alle orchidee è fatto di corteccia di pino, che garantisce l’aerazione giusta e non trattiene troppa umidità. Insomma, l’ideale per radici felici.


Come capire quando l’orchidea ha bisogno di essere rinvasata

Oltre alla fine della fioritura, ci sono altri segnali che ti fanno capire quando è ora di rimboccarsi le maniche. Hai notato un odore strano nel vaso? Oppure il substrato sembra compatto come un mattone? Male. Significa che è ora di intervenire.

Stesso discorso se le radici escono troppo dal vaso o iniziano a diventare marroni e secche. Sono tutti campanelli d’allarme. E allora, meglio agire in fretta.


Prima di tutto, assicurati di avere a portata di mano:

  • Forbici affilate e sterilizzate
  • Nuovo vaso trasparente
  • Substrato fresco per orchidee
  • Un paio di guanti (facoltativi, ma utili)

E poi si comincia:


  1. Rimuovi la pianta dal vaso con delicatezza. Se il vaso è morbido, schiaccialo leggermente per facilitare l’estrazione.
  2. Pulisci le radici, togliendo tutto il vecchio substrato e tagliando via quelle rovinate.
  3. Sistema la pianta nel nuovo vaso, facendo attenzione a non pressare troppo il substrato.
  4. Annaffia leggermente, giusto per dare un po’ di umidità, ma senza esagerare.

Finito? Bene, ma non è finita davvero. I giorni successivi sono fondamentali.

Rinvaso Phalaenopsis: cosa fare dopo e come mantenere la pianta in salute

Una volta rinvasata, la tua orchidea Phalaenopsis ha bisogno di tempo per adattarsi. Non piazzarla subito sotto la finestra più luminosa della casa. Meglio scegliere un posto con luce diffusa, lontano dai raggi diretti del sole. Le foglie, credici, ti ringrazieranno.

E poi, niente corse con l’annaffiatoio. L’acqua va dosata con attenzione: solo quando il substrato è asciutto. Le radici non sono spugne, e se rimangono bagnate troppo a lungo rischiano di marcire.

Durante la stagione di crescita, puoi dare una mano con un fertilizzante specifico per orchidee. Ogni due o tre settimane è più che sufficiente. Così la pianta avrà tutto il nutrimento che serve per preparare una nuova fioritura.

Tienila d’occhio. Radici verdi e foglie lucide sono un segno che tutto sta andando per il meglio. Se invece noti foglie opache o radici grigiastre, forse qualcosa non va.

cura dell'orchidea

Le Phalaenopsis sanno essere un po’ capricciose, è vero. Ma con un po’ di pazienza e qualche attenzione mirata, riuscirai ad avere ogni anno una pianta più forte, più bella, più generosa.

E chissà, magari la prossima fioritura sarà ancora più spettacolare di quella appena passata.

Foto © Stock.adobe


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