“Pesci piccoli 2 su Prime Video”: i The Jackal tornano con una stagione più surreale e brillante. Tra satira sul mondo dei social, guest star e una Napoli protagonista.
Un’avventura che cattura fin dai primi minuti. Si crede che “Pesci piccoli 2 su Prime Video” mantenga le stesse atmosfere comiche, ma in realtà la seconda stagione sorprende con trovate ancora più folli. Tra talent parodia, biscotti allucinogeni e un influencer inaspettato, l’attenzione resta altissima. Chi ha amato la prima stagione ora non resta deluso: ogni episodio è una sorpresa. Per chi vuole ridere e riflettere sull’industria dei social, questa serie diventa quasi una necessità.
Chi ha già visto il trailer o ha sentito parlare della nuova stagione ha un motivo in più per mettere play su Prime Video. Sempre più immersi tra ufficio e Napoli vera: ecco cosa rende Pesci piccoli 2 un prodotto da non perdere.
La sigla iniziale è rimasta la stessa, ma nasconde piccoli dettagli che cambiano episodio dopo episodio. In alcuni momenti si fatica a distinguere cosa sia reale e cosa frutto della fantasia dei personaggi. Alcune gag nascono da situazioni assurde, ma colpiscono proprio perché sono profondamente vere. Si fa largo anche il tema dell’autenticità: quanto è sincero ciò che si mostra sui social? In più, ogni personaggio sembra portare con sé una piccola crisi personale, mai drammatica, sempre teneramente umana.
Una stagione più surreale, ma con cuore e riflessione
È interessante notare che la seconda stagione di “Pesci piccoli” cambia passo rispetto alla prima: i creativi dell’agenzia Tree of Us non navigano più solo tra loghi improbabili e clienti a basso budget, ma puntano in alto, verso un palcoscenico nazionale.
La chiave? Surrealismo a piene mani. Un talent parodia, FantAgenzia, trasforma ogni riunione in uno show; biscotti allucinogeni spingono i personaggi a svelare troppe verità; e l’intenzione di ingaggiare influencer “di peso” mette in moto riflessioni sul peso reale dei follower.
Non manca la satira sul mondo social e la precarietà lavorativa: con ironia tagliente, tra reel e campagne finte, si parla della fatica di restare sul mercato creativo in un contesto saturo.
Guest star e Napoli: ingredienti vincenti
Pesci piccoli 2 su Prime Video si arricchisce di ospiti speciali: spicca il cameo di Beppe Vessicchio, che diventa influencer “molto improbabile”, con account curatissimo, che rifiuta i social ma poi si presta per far pulire l’ufficio in cambio. Accanto a lui, volti come i ragazzi di Geopop, Mattia Stanga e Matto Varini fanno capire quanto la serie voglia fondersi con il web.
Napoli assume un ruolo da protagonista. Le riprese escono dall’ufficio, arrivano vicoli, lungomare, piazze: una rappresentazione autentica e calorosa della città, più viva e presente che mai.
Pesci piccoli 2 su Prime Video: cast e arco narrativo
Il gruppo storico – Ciro Priello, Fabio Balsamo, Aurora Leone, Gianluca “Fru” Colucci e Martina Tinnirello – riprende i panni dei colleghi, con nuovi nodi personali.
- Greta (Tinnirello) ora gestisce una filiale in tilt, cercando di tenere insieme creatività e risultati.
- Ciro torna alle sue vecchie fiamme, imparando che la bontà non basta.
- Aurora affronta un deludente amore e conduce l’ufficio.
- Fru e Ciro tornano sul palco della vulnerabilità, con teorie strampalate e battute pungenti.
- Fabio resta cinico, ma qualche apertura c’è – anche grazie ai nuovi progetti.
Gli episodi sondano sentimenti e drammi personali del team. Non solo gag: anche momenti più sinceri, più umani.
Un mix tra surreale, cultura pop e riflessione sul lavoro creativo
La creatività spinta oltre ogni logica caratterizza Pesci piccoli 2. Citazioni di cultura pop abbondano: da Inception e 2001: Odissea nello spazio a riferimenti alla Melevisione. Ogni episodio rivisita temi famosi con ironia e leggerezza, pur mostrando che la serie non perde profondità: la riflessione sul mondo del lavoro, sui sogni e sulla precarietà è sempre viva.
Il ritmo alterna sequenze frenetiche a momenti più lenti, quasi rilassati, ma non si spegne mai. Anche le trovate più folli hanno un senso narrativo. Nulla è mai gratuito, nemmeno il caos.
Perché guardare Pesci piccoli 2 su Prime Video
Pesci piccoli 2 su Prime Video non è solo una commedia. È uno specchio della Gen Z, del lavoro creativo e delle contraddizioni social. Con otto episodi da 30 minuti, divertono gli sketch, colpiscono le riflessioni.
Chi vuole capire cosa bolle dietro un reel perfetto o come si gestisce un’agenzia a cinque euro l’ora, qui trova cornici satiriche ma anche momenti rivelatori. E se si ama Napoli, è gratificante vedere la città integrata: non set da cartolina, ma luogo vivo, reale.
“Pesci piccoli 2 su Prime Video” conferma la forza creativa dei The Jackal. Una stagione più surreale, più psichedelica, ma altrettanto brillante. Più maturo nelle storie personali, più curioso nei rimandi culturali. Un bilancio? Funziona quasi sempre, anche se qualche momento rallenta troppo.
L’ideale? Guardare il primo episodio e lasciarsi prendere: divertimento, riflessioni e una Napoli verace. Pesci piccoli 2 si piazza tra le serie comedy italiane più interessanti del 2025.
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