Ustica, isola vulcanica a nord di Palermo, è il rifugio perfetto tra fondali mozzafiato, trekking panoramici e cucina autentica. Un viaggio tra natura e sapori da ricordare.

Tra acque limpide e profumi di lenticchie, c’è un angolo di Sicilia dove il tempo sembra rallentare. Ustica, minuscola e selvatica, ti accoglie con il suo fascino ruvido e sincero, lontano dalle rotte più battute. Se cerchi un luogo dove mare, natura e cucina si intrecciano senza forzature, qui potresti sentirti davvero nel posto giusto.
Ad appena un’ora e mezza di navigazione da Palermo, Ustica è l’approdo perfetto per chi ha voglia di una pausa diversa, fatta di sentieri profumati di macchia mediterranea, bagni in calette di roccia e cene sotto le stelle con il sapore autentico del sud.
Isola vulcanica di Ustica: un mondo sommerso da esplorare
La chiamano “perla nera del Mediterraneo” e basta guardarla una volta per capirne il motivo. Le sue rocce nere, figlie del fuoco vulcanico, creano contrasti netti con il blu intenso del mare che la circonda. Piccola com’è – nemmeno nove chilometri quadrati – Ustica è un frammento di mondo dove la vita scorre ancora lenta, e la natura si esprime con una varietà che lascia spesso senza parole. Qui, sotto e sopra l’acqua, ogni angolo ha qualcosa da raccontare.
L’Area Marina Protetta di Ustica, prima del suo genere in Italia, attira subacquei da ogni angolo del mondo. Non serve essere esperti per restare a bocca aperta: anche con maschera e boccaglio si possono avvistare cernie, ricciole, stelle marine, e persino barracuda che sfrecciano tra le praterie di posidonia.
I fondali, modellati da millenni di attività vulcanica, sono un vero spettacolo: grotte sottomarine, canyon, scogliere ricoperte di spugne colorate.
E se la vita sotto il livello del mare affascina, non è da meno quella sulla terraferma. L’isola ha conservato un carattere semplice e genuino, lontano da ogni omologazione turistica.
Immersioni a Ustica: i fondali che non dimentichi
Chi ha voglia di scoprire l’anima sottomarina di Ustica, può contare su diversi siti di immersione, ognuno con il suo carattere. Alcuni sono così ricchi di vita che sembrano acquari naturali.
- Secca della Colombara: profondità fino a 30 metri, un labirinto di massi dove nuotano branchi di pesce e si aggirano cernie curiose.
- Grotta dei Gamberi: per sub esperti, con pareti verticali ricche di vita e minuscoli crostacei che danno il nome al luogo.
- Punta Omo Morto e Punta Falconara: accessibili anche a chi ha meno esperienza, ma capaci comunque di stupire.
E non serve scendere in profondità: lo snorkeling a Ustica regala viste sorprendenti. Basta una caletta tranquilla, una giornata di sole e il tempo per lasciarsi cullare dal mare.
Spiagge di Ustica: dove la sabbia è nera e il silenzio regna
Chi si aspetta lunghe distese sabbiose, rimarrà forse spiazzato. Ma proprio questa sua natura aspra, fatta di rocce laviche e cale nascoste, è ciò che rende l’isola così affascinante.
- Cala Sidoti è forse la più comoda: piccola, protetta, perfetta per famiglie e amanti dello snorkeling.
- Alla Piscina Naturale, si entra in acqua come in una vasca scavata nella roccia. Qui il blu ha sfumature ipnotiche.
- Cala San Paolo e Scoglitti sono più isolate, meno frequentate, ideali se si cerca solo il suono delle onde.
Ogni angolo dell’isola regala uno scenario diverso, con quella bellezza un po’ rude che non cerca di piacere a tutti i costi.
Sentieri e trekking panoramici tra scogliere e resti antichi
Se il mare è il protagonista assoluto, la terra di Ustica ha molto da raccontare. I percorsi di trekking sono lenti, immersivi, profumati di erbe selvatiche.
Il Sentiero del Mezzogiorno, che corre lungo il lato sud dell’isola, è forse il più panoramico: si cammina tra fichi d’india e ginepri, con il mare sempre a pochi metri.
Lungo i sentieri si incontrano calette nascoste, perfette per una sosta, ma anche tracce della storia più antica dell’isola. Come la Rocca della Falconiera, da cui si osservano tramonti da cartolina, o il villaggio preistorico con le sue capanne circolari in pietra.
Ogni passo è un invito alla lentezza, a guardarsi intorno, a respirare.
Ustica e i suoi sapori: la cucina che racconta il territorio
Dopo un bagno o una lunga camminata, la fame si fa sentire. E l’isola sa come rispondere. La cucina usticese è semplice, ma non per questo banale. I sapori sono schietti, legati alla terra e al mare.
Il piatto simbolo? Le lenticchie di Ustica, piccole e saporite, presidio Slow Food. Le troverai in zuppe, insalate, persino come contorno per piatti di pesce.
Tra i secondi, merita un assaggio il polpo arrostito, magari accompagnato da un filo d’olio locale e qualche fetta di pane casereccio. Anche la pasta con il pesce spada non delude: profuma di pomodoro fresco, capperi e origano.
E per chiudere in dolcezza: granite, cannoli, biscotti alle mandorle. Magari con un bicchierino di zibibbo o liquore al finocchietto.
La bellezza di Ustica è che non ha bisogno di esagerare. Ti offre il suo meglio con naturalezza, senza filtri, senza effetti speciali. E forse è proprio questo che lascia il segno.
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