Sandokan arriva su Rai 1 con Can Yaman: tutti i dettagli della serie evento svelati al festival di Riccione, tra curiosità, dietro le quinte e nuovi volti.

Sandokan, la serie evento di Rai 1 con protagonista Can Yaman, mescola avventura, passione e scenari mozzafiato: ecco cosa ha raccontato l’attore sul palco del festival di Riccione, tra aneddoti e retroscena curiosi.
C’è chi ancora ricorda la sigla storica, chi si è perso nei romanzi di Salgari, chi da piccolo sognava di diventare un pirata. A tutti loro (e non solo), questa nuova versione firmata Rai 1 sembra parlare con un linguaggio familiare ma sorprendentemente attuale. A distanza di anni, il pirata della Malesia torna sul piccolo schermo con il volto di Can Yaman, tra eyeliner, spade e un carisma che non passa inosservato. Ma cosa si nasconde dietro questa serie così attesa? Le risposte sono arrivate direttamente dal palco dell’Italian Global Series Festival di Riccione, dove l’attore turco ha finalmente svelato dettagli, aneddoti e qualche curiosità sulla lavorazione.
Per chi è curioso di sapere quando andrà in onda Sandokan, come è stato girato e quanto c’è di vero in quel famoso sguardo ammaliante, è il momento di immergersi dietro le quinte. Magari con un pizzico di spirito d’avventura, come farebbe lo stesso Tigre della Malesia.
Can Yaman presenta Sandokan: avventura, amore e un eroe diverso
La nuova serie Sandokan non è un semplice reboot nostalgico, ma un progetto ambizioso, con un’estetica potente e un respiro internazionale. Il volto scelto per interpretare l’iconico pirata è quello di Can Yaman, attore turco ormai di casa in Italia. E proprio lui, durante la kermesse di Riccione, ha raccontato la sua personale trasformazione per calarsi nel ruolo.
Il personaggio di Sandokan, infatti, non è più solo un guerriero ribelle. Sarà un eroe in evoluzione, costretto a fare i conti con il proprio passato, con domande identitarie e con l’amore per Marianna, la figlia del console britannico. Un intreccio tra azione e introspezione, tra duelli e sentimenti, che vuole parlare anche al pubblico di oggi.
Yaman ha parlato di otto mesi di lavoro intenso, tra allenamenti, coreografie di combattimento e studio del personaggio. “Essere precisi nei colpi, senza farsi male né far male, è stato estenuante”, ha ammesso. Ma ne è valsa la pena, perché Sandokan non sarà soltanto affascinante: sarà credibile, stratificato, umano.
A colpire è anche la scelta estetica: sguardo truccato, capelli lunghi, abiti scenografici e ambientazioni curate nel dettaglio. Sembra quasi di trovarsi all’interno di un videogioco o di una saga cinematografica in stile blockbuster. Il trailer proiettato a Riccione ha scatenato ovazioni, confermando le altissime aspettative.
Sandokan Rai 1: un progetto tra ritardi, tigri digitali e un cast internazionale
La serie Sandokan su Rai 1 è il frutto di una lunga gestazione. Si parla di oltre cinque anni di preparazione, tra problemi di budget, pandemia e riorganizzazione dei set. Ma alla fine, il progetto è decollato grazie all’impegno della casa di produzione LuxVide e a un cast che mescola nomi italiani e internazionali.
Al fianco di Yaman, ci saranno infatti Alessandro Preziosi, nei panni dell’inseparabile Yanez, e Ed Westwick, ex Gossip Girl, in un ruolo da antagonista. Una scelta interessante, che apre la narrazione anche al pubblico giovane e appassionato di serie globali.
Al centro del racconto non mancheranno i grandi temi: la libertà, l’identità, l’amore proibito. Marianna, la co-protagonista, non sarà solo una damigella in difficoltà, ma una giovane donna che cerca riscatto sociale. È figlia del potere, ma attratta dalla ribellione. Una figura che renderà il legame con Sandokan ancora più esplosivo.
E poi ci sono le scene d’azione, le tigri (ok, forse un po’ troppo digitali), i duelli, le tempeste in mare. Tutto realizzato con grande cura visiva, a dimostrazione di un budget ben investito. Yaman ha anche scherzato sul futuro della serie: “Tra una stagione e l’altra passa troppo tempo, alla terza sarò già invecchiato!”. Ma l’entusiasmo resta alto: si parla già di almeno tre stagioni, con la prima in arrivo entro la fine dell’anno.
Il lato umano dietro il mito: disciplina e trasformazione
Tra grida isteriche e selfie impazziti, Can Yaman non ha perso la calma nemmeno un secondo. Ma dietro al divo, c’è un interprete meticoloso, che ha preso molto seriamente il compito di restituire dignità e profondità a un personaggio leggendario.
Secondo Alessandro Preziosi, il collega sul set, la cura di Yaman è stata “maniacale”. Nessuno avrebbe potuto interpretare Sandokan meglio di lui, ha detto. E il feeling tra i due attori sembra autentico, proprio come quello tra Sandokan e Yanez.
Non sono mancati, ovviamente, i momenti di gossip: a Riccione, Yaman è apparso ufficialmente al fianco della dj Sara Bluma, confermando una relazione che fino a poco prima era solo un rumor. I fan si sono divisi: chi sogna ancora l’attore come un pirata romantico pronto a salpare verso orizzonti sconosciuti, e chi lo segue con affetto anche nella vita privata.
Al di là delle fantasie, ciò che resta è una sensazione ben precisa: questa nuova versione di Sandokan non vuole solo far rivivere un’icona, ma reinventarla, renderla attuale, sfaccettata, con uno sguardo profondo e non solo seducente. Un personaggio che cresce, si evolve e che – come ha detto lo stesso Yaman – finirà per diventare un vero e proprio profeta.
Una dichiarazione forse ambiziosa, certo. Ma in un panorama televisivo spesso piatto, il solo fatto che si torni a scommettere su grandi storie d’avventura è già di per sé un buon segno. E se poi a guidare la nave c’è un capitano così, si può anche decidere di salpare.
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