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Viaggi

Dal Trentino all’Austria in bici: il percorso estivo più bello per chi ama la natura

Dal Trentino all’Austria in bici: un itinerario estivo tra natura, ciclabili panoramiche e paesaggi alpini. Perfetto per chi cerca un viaggio lento, autentico e indimenticabile.

Dal Trentino all’Austria in bici: il percorso estivo più bello per chi ama la natura

Un viaggio in bicicletta dal Trentino all’Austria non è solo una vacanza attiva: è un modo per respirare l’estate tra boschi, laghi e montagne, lasciandosi trasportare da ritmi lenti e dal profumo di legno e prato tagliato. C’è chi pedala con entusiasmo fin dal primo metro e chi invece si lascia conquistare lentamente, curva dopo curva. Anche chi non ha allenamento da ciclista trova in questo percorso un compagno ideale: è dolce, mai banale, perfettamente segnato.

Prima di partire, conviene avere in mente un piano: dove noleggiare una bici (magari elettrica?), quali tappe includere e dove fermarsi per una pausa golosa. Non serve prepararsi mesi prima. Basta un weekend libero, un po’ di voglia di scoprire e il desiderio di rallentare davvero. Perché già dopo pochi chilometri si entra in una dimensione diversa, dove l’aria profuma di abete e il tempo sembra dilatarsi.


La ciclabile della Drava: un classico che non delude mai

Si parte da San Candido, in Alto Adige, a pochi passi dal confine austriaco. Da qui comincia la ciclabile della Drava, uno dei percorsi più amati da chi vuole godersi il paesaggio senza stress. Il bello è che si pedala quasi sempre in discesa, con un dislivello così dolce che sembra disegnato apposta per rilassarsi. E intanto, tutto intorno, ci si ritrova immersi nelle Alpi più autentiche.


Il tratto fino a Lienz copre circa 45 km e alterna asfalto e sterrato ben curato. Si costeggiano fattorie, torrenti limpidi e paesini silenziosi, dove il tempo sembra essersi fermato. Alcuni fanno una tappa a Sillian per una fetta di strudel, altri deviano verso Dobbiaco per una passeggiata sul lago. C’è spazio per tutti i gusti.

E quando si arriva a Lienz, è impossibile non fermarsi. Il suo centro storico ha un’aria vivace, piena di caffè con tavolini all’aperto e negozietti locali. La sera si cena con piatti della tradizione tirolese, magari sotto una coperta leggera mentre l’aria frizzante scende dalle montagne. Un’atmosfera che sa di casa, anche se si è lontani.

Dal Tirolo alla Carinzia: pedalare tra laghi e castelli

Se la voglia di continuare non manca, da Lienz si può proseguire verso Spittal an der Drau o deviare verso Villach, dove l’acqua dei laghi diventa protagonista. Il paesaggio si apre: meno boschi fitti, più orizzonti ampi e un cielo che si stende come una tela sopra colline morbide e campi coltivati.


Tra le tappe da segnare in rosso:

  • Millstatter See, un lago tranquillo, perfetto per nuotare o semplicemente mettere i piedi a mollo
  • Il Castello di Porcia, a Spittal, con la sua eleganza rinascimentale sorprendente
  • Villach, cittadina termale e frizzante, ottimo punto di appoggio per un paio di notti

Il percorso resta facile da seguire, con indicazioni puntuali e punti di ristoro ben distribuiti. E se la stanchezza si fa sentire? Nessun problema: si carica la bici sul treno e si riprende il giorno dopo, senza pressioni. Dopotutto, l’obiettivo non è arrivare presto, ma godersi ogni momento.


Da non perdere lungo la ciclovia

Lungo il cammino ci sono piccole deviazioni che meritano il tempo extra. Una tra tutte: la ciclabile Dobbiaco-Cortina, che segue l’antico tracciato della ferrovia. Gallerie scavate nella roccia, ponti sospesi, boschi silenziosi e quel senso di avventura che fa bene all’anima.

Altro punto magico è il mercatino di Lienz, il venerdì mattina. Qui si trovano speck affumicato, formaggi di malga, pane ancora caldo. Basta un sacchetto di carta pieno di prelibatezze per trasformare una pausa in mezzo al prato in un pranzo indimenticabile.


Chi cerca più silenzio, invece, può allungare verso i laghi della Carinzia. Meno affollati, più intimi, ideali per chi vuole ascoltare solo il rumore dell’acqua e delle foglie mosse dal vento.

Un itinerario estivo tra cultura, natura e lentezza

C’è qualcosa di magico nel pedalare tra Trentino e Austria. Ogni giornata ha un ritmo suo, ogni tappa sorprende. Non è solo turismo: è un modo diverso di vivere il territorio. Basta poco: una bici, anche elettrica, e la disponibilità a lasciarsi stupire.

Si passa su ponti di legno scricchiolanti, accanto a mucche che pascolano tranquille. Ci si ferma per bere da una fontana o per ammirare un panorama che spunta dietro una curva. Si fa amicizia con un oste chiacchierone, si compra una marmellata fatta in casa. Sono piccole cose, ma lasciano il segno.

Per chi ama la montagna d’estate, è difficile trovare un’esperienza più completa. Perché questo percorso non è solo bello da vedere: è pieno di storie, di incontri, di piccole sorprese quotidiane. È un viaggio da fare lentamente, magari anche più volte.

Quando andare e come organizzarsi al meglio

Il periodo ideale? Tra giugno e settembre, quando le giornate sono lunghe e il sole accompagna con costanza. Luglio e agosto vanno benissimo, purché si parta presto al mattino per evitare le ore più calde. Le strutture non mancano: agriturismi, hotel e b&b bike-friendly, pronti ad accogliere anche i viaggiatori più improvvisati.

Non serve avere tutto. Se non si ha la bici, la si noleggia. Se non si vuole trasportare bagagli, ci sono servizi che lo fanno per conto tuo. Alcuni tour operator offrono veri e propri pacchetti, con pernottamenti, tracce GPS e assistenza lungo il tragitto. Una comodità che non toglie nulla alla libertà del viaggio.

dal Trentino all'Austria in bici

Un ultimo consiglio? Portare sempre con sé una mantella per la pioggia (si sa mai), un po’ di frutta secca nello zaino e una coperta leggera per sdraiarsi al sole. Perché a volte, la vera tappa perfetta è quella che non si era pianificata.

Foto © stock.adobe


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