Margherite resistenti al sole? Scopri le varietà più adatte ai climi caldi e come curarle durante l’estate per avere fioriture rigogliose anche nei giorni più torridi.
In pieno luglio o agosto, quando il sole brucia anche l’aria, il giardino sembra soffrire. Ma le margherite? Resistono con una grazia che sorprende. Non tutte, è chiaro, ma alcune varietà si difendono benissimo anche sotto i raggi più forti. E saperle curare in questo periodo critico può fare davvero la differenza.
Prima di tutto, conviene capire quali sono le margherite più adatte ai climi caldi. Esistono varietà specifiche che sopportano meglio il caldo secco e la luce diretta. La più nota? La Margherita africana, chiamata anche osteospermum, che non teme affatto i picchi di temperatura.
È interessante notare come queste piante riescano a trasformare un balcone assolato in un piccolo quadro estivo. Si direbbe quasi che più il sole picchia, più si aprono. Ma qual è il segreto per mantenerle belle a lungo?
Se ti è capitato di vedere le margherite spente o appassite proprio nei momenti più caldi, non disperare. Con qualche accorgimento in più, anche il terrazzo più esposto può ospitare fioriture colorate per tutta l’estate. Basta conoscere i trucchi giusti e scegliere bene le varietà.
Come scegliere le margherite resistenti al caldo
Per prima cosa, vale la pena fare una distinzione tra le varietà più robuste e quelle che patiscono il caldo. Le margherite classiche, come la leucanthemum vulgare, resistono bene ma preferiscono zone leggermente ventilate. Quelle più adatte ai climi caldi sono:
- Osteospermum (Margherita africana): fiori vistosi, spesso viola o bianchi, che resistono al sole diretto senza appassire.
- Gazania: simile alla margherita, ma con petali coloratissimi e una fioritura abbondante.
- Euryops: fiorisce per mesi con piccoli capolini gialli, anche in pieno sole.
- Erigeron: più rustica, ama il secco e cresce anche tra i sassi.
- Argyranthemum: un ibrido molto decorativo, con foglie frastagliate e fiori bianchi o rosa.
Scegliere queste varietà significa garantirsi fioriture vivaci anche quando altre piante mollano il colpo.
E non è tutto: molte di queste specie attirano farfalle e insetti impollinatori, creando un piccolo ecosistema in terrazzo o in giardino. Un motivo in più per prendersene cura al meglio.
Un altro aspetto da considerare è la provenienza della pianta: le varietà mediterranee, africane o australiane tendono a essere più tolleranti alle alte temperature e alla siccità. Vale la pena informarsi bene prima dell’acquisto, magari chiedendo consiglio al vivaista.
Trucchi semplici per curarle nei giorni più caldi
C’è chi pensa che basti annaffiare e via. Ma con il caldo intenso, è tutta un’altra storia. Le margherite resistenti al sole hanno bisogno di qualche accortezza in più per non soffrire:
- Annaffia nelle ore giuste: mai durante il giorno. Meglio al mattino presto o al tramonto, per evitare lo shock termico.
- Evita ristagni: usa vasi con un buon drenaggio o un terreno ben sciolto, perché l’umidità eccessiva fa più danni del caldo.
- Rimuovi i fiori secchi: così stimoli la pianta a produrne di nuovi e ne prolunghi la fioritura.
- Posiziona in modo strategico: se in vaso, valuta di spostarle nelle ore più torride. Anche le più resistenti possono trarre beneficio da un’ombra leggera.
- Pocho concime, ma mirato: ogni 15 giorni, uno specifico per piante da fiore. Meglio liquido, diluito nell’acqua d’annaffiatura.
- Pacciamatura leggera: uno strato di corteccia o paglia alla base del fusto aiuta a mantenere l’umidità e protegge le radici.
In questo modo, anche in un agosto infuocato, le margherite continueranno a regalare colore e leggerezza.
A volte si pensa che la cura delle piante d’estate sia un’impresa. E in effetti, qualche difficoltà c’è. Ma con le varietà giuste e un po’ di attenzione, il caldo non è più un nemico.
Un errore comune è quello di pensare che queste piante vadano lasciate a se stesse perché “tanto sono resistenti”. Ma anche la più coriacea delle margherite ha bisogno di un minimo di cure per rendere al meglio. Meglio pensarle come delle alleate che lavorano con entusiasmo, ma che meritano un po’ di supporto per continuare a splendere.
Varietà e idee per un angolo fiorito tutto l’anno
Chi ama le margherite sa che non esiste solo la fioritura estiva. Alcune specie resistenti al caldo continuano a fiorire fino a ottobre, specie se curate nel modo giusto.
Un piccolo trucco? Abbina più varietà nello stesso vaso o nella stessa aiuola. Ad esempio, le osteospermum iniziano a fiorire già a maggio, mentre le gazanie resistono anche fino a settembre inoltrato. È come se si passassero il testimone, una dopo l’altra.
E poi ci sono i colori. Dal bianco puro al giallo acceso, dal lilla al rosa tenue: con le margherite da pieno sole si può giocare con le sfumature come su una tavolozza.
Per chi ha poco spazio, anche una semplice fioriera da balcone può bastare. L’importante è non affollarla troppo e scegliere varietà compatte. In alternativa, si può creare una bordura in giardino, magari intervallata con piante aromatiche come lavanda e salvia.
Volendo, si può sfruttare la rotazione stagionale: terminata la fioritura estiva, alcune varietà possono essere potate e lasciate riposare, mentre altre più tardive prenderanno il loro posto. Così si garantisce un effetto continuo e sempre diverso.
E se il terreno è povero? Nessun problema: molte margherite amano i suoli ben drenati e non troppo fertili. In effetti, troppa fertilità può persino ridurre la fioritura a favore del fogliame. Meglio scegliere un substrato sabbioso o arricchito con perlite, e lasciare che siano loro a fare il resto.
Insomma, le idee non mancano. E la soddisfazione di vedere le margherite aprirsi, nonostante il caldo torrido, è impagabile.
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