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Cinema e TV

Remake americano per DOC: la serie Rai che ha stregato la FOX

Remake americano per DOC: la serie Rai che ha stregato la FOX è pronta a conquistare anche il pubblico statunitense. Il medical drama italiano più acclamato degli ultimi anni fa il salto oltreoceano con una nuova protagonista e un cambio di prospettiva tutto a stelle e strisce.

Remake americano per DOC
Remake americano per DOC: la serie Rai che ha stregato la FOX © Rai

Quando si dice che una fiction italiana può sfondare all’estero, spesso si resta scettici. Ma DOC – Nelle tue mani, prodotta da Rai Fiction e Lux Vide, ha ribaltato le aspettative, diventando un fenomeno internazionale. La conferma? Il remake americano realizzato da FOX, in onda proprio in questi giorni anche in Italia. Una mossa che non capita tutti i giorni e che dice molto sulla forza della narrazione originale.

Vale la pena capire cosa ha reso questa serie così esportabile, e perché la sua versione USA non è un semplice copia-incolla, ma una rielaborazione fatta con cura. Chi ama i medical drama o è curioso di vedere come gli americani interpretano una storia italiana, ha qui molto da osservare.


Perché DOC ha colpito la FOX: una fiction italiana diversa dalle altre

DOC – Nelle tue mani non nasce da una trama qualsiasi. La serie prende ispirazione dal libro Meno dodici, che racconta la vera storia di un medico colpito alla testa da un proiettile e sopravvissuto con un’amnesia di dodici anni. Un incipit potente, con il protagonista costretto a ricominciare da capo, dimenticando chi era diventato.


Nella versione originale, Luca Argentero interpreta il dottor Andrea Fanti, un primario brillante ma cinico, che dopo l’incidente si ritrova a vivere con la mentalità di dodici anni prima. Il contrasto tra il medico che era e quello che è diventato è il cuore emotivo della serie. E qui c’è già qualcosa che ricorda le serie americane di successo: la tensione tra vita personale e ruolo professionale, i flashback, il ritmo serrato.

Si è notato che molti dettagli produttivi sono già costruiti con una mentalità internazionale. Durata degli episodi di 50 minuti, montaggio dinamico, regia cinematografica, cast credibile. Una fiction che sembra scritta da americani per americani, e forse è proprio questo ad aver acceso l’interesse della FOX.

La versione americana: cosa cambia e cosa resta di DOC

Nel remake targato FOX, il protagonista cambia volto e genere: si chiama Amy Larson, ed è interpretata da Molly Parker. Medico stimata, anche lei si ritrova dopo un trauma a dover fare i conti con il vuoto di dodici anni di vita. Una scelta interessante, che apre nuove strade narrative, mantenendo il nucleo della storia.


Non si tratta di una copia carbone: l’adattamento statunitense rielabora molte dinamiche per renderle coerenti con il contesto americano. Dall’organizzazione dell’ospedale alla tipologia di casi clinici affrontati, fino alla gestione del team medico, tutto viene riletto secondo i codici di un medical drama made in USA.

Il format mantiene però alcuni capisaldi: l’approccio più umano del protagonista ai pazienti, il mistero attorno alla memoria perduta, le relazioni tra colleghi, e quella sottile linea che separa etica e responsabilità. Un equilibrio delicato, che chi ha seguito la versione italiana riconoscerà.


La regia punta su toni più emotivi, senza abbandonare la componente sociale, con riferimenti al sistema sanitario e alle sue falle. Si direbbe quasi che la serie americana abbia ereditato la forza emotiva della versione italiana, aggiungendoci il taglio narrativo tipico delle grandi serie USA come Grey’s Anatomy o The Resident.

DOC tra successo globale e orgoglio italiano

Il fatto che una serie come DOC venga adattata negli Stati Uniti è un segnale importante per tutta la produzione televisiva italiana. Non capita spesso che un format Rai venga riconosciuto come esportabile senza stravolgimenti radicali.


C’è chi sostiene che il merito vada anche alla scelta del cast, alla scrittura non didascalica, alla capacità di trattare temi medici e personali con equilibrio. E in effetti, DOC ha mostrato che si può fare serialità di qualità anche partendo da spunti reali e profondamente italiani, trasformandoli in storie universali.

Ora che anche la FOX ha deciso di puntare su questo titolo, è lecito aspettarsi che altri network prendano esempio. DOC apre un varco, mostrando che il confine tra produzione nazionale e internazionale può essere più sottile di quanto si pensi. E quando la storia funziona, il pubblico arriva, da qualsiasi parte del mondo.

Remake americano per DOC: la serie Rai che ha stregato la FOX
© Rai

In fondo, il vero cuore della serie non è l’ospedale o i casi clinici, ma il cambiamento. Quel senso di smarrimento e di rinascita che tutti, in un modo o nell’altro, possono riconoscere. E forse è proprio questo che ha stregato anche la FOX.


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