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Piante e fiori

Come scegliere le piante per l’ingresso di casa: le top 5 imperdibili

Idee originali per trasformare l’ingresso di casa con le piante da interno più adatte: soluzioni per ambienti ampi o ristretti, luminosi o in ombra.

Come scegliere le piante per l’ingresso di casa: le top 5 imperdibili

Dare carattere e calore all’ingresso di casa non richiede interventi radicali: basta qualche pianta scelta con gusto. Una composizione verde ben studiata racconta subito qualcosa di te, e accoglie chi entra con un tocco naturale che non passa inosservato. Ma quali piante scegliere? Non tutte vanno bene, e i dettagli fanno la differenza.

Piante da ingresso: quando il verde accoglie con stile

L’ingresso di casa è un po’ come un biglietto da visita. Che sia grande o minuscolo, luminoso o in penombra, è il primo spazio che si incontra, ed è qui che si può iniziare a creare quell’atmosfera accogliente che fa subito sentire a casa. Non si tratta solo di estetica: anche una sensazione di freschezza, benessere e armonia può partire proprio da qui.


Certo, non basta infilare un vaso a caso in un angolo. Occorre fare i conti con la luce disponibile, con la temperatura, con quanto tempo puoi (o vuoi) dedicare alla cura delle piante. Alcune chiedono più attenzioni, altre si accontentano di poco. La chiave sta nel trovare l’equilibrio giusto. E magari divertirsi un po’ anche nella scelta.


Chi ama gli stili più sobri e moderni, potrebbe optare per una singola pianta scultorea, abbinata a un vaso neutro e linee pulite. Chi invece preferisce un tocco più vivace, può giocare con vasi colorati, accostamenti insoliti, o addirittura piccole composizioni miste, sempre rispettando le esigenze di luce e spazio.

Ecco allora una selezione di piante perfette per l’ingresso, con dettagli pratici su come valorizzarle al meglio.

Palma da datteri nana: eleganza per ingressi ampi e luminosi

Se l’ingresso gode di una buona luce naturale e c’è abbastanza spazio, la palma da datteri nana (Phoenix roebelenii) è una scelta raffinata. Il suo fogliame piumato regala un colpo d’occhio scenografico, senza risultare invadente. E in più, contribuisce a migliorare la qualità dell’aria.


Tuttavia, non è una pianta da trascurare. Preferisce ambienti ben illuminati ma lontani dalla luce solare diretta, e si trova a suo agio tra i 16° e i 24°. Un vaso rivestito in materiali naturali come rafia o juta può esaltarne l’aspetto tropicale, mentre una buona pulizia delle foglie mantiene il verde brillante.

Non è da tutti i giorni, ma quando è curata come si deve, questa palma trasforma l’ingresso in una sorta di piccolo atrio esotico. A volte basta solo quella, ben posizionata, per dare carattere a uno spazio altrimenti anonimo.


Ingressi piccoli o bui? Ci sono le piante giuste

Spesso gli ingressi sono angusti, con poca luce o magari sprovvisti di finestre. Ma questo non significa dover rinunciare al verde. Alcune piante si adattano bene anche a queste condizioni più difficili, e riescono comunque a trasmettere un senso di cura e attenzione.

Tra le più indicate c’è la dracena marginata, che sopporta bene anche gli ambienti meno luminosi. È snella, non ingombra, e ha un aspetto elegante. Se noti che le foglie tendono a perdere colore, prova a spostarla un po’ più vicino a una fonte di luce.


  • Temperatura ideale: tra 16° e 24°
  • Richiede poca acqua e manutenzione
  • Attenzione: è tossica per cani e gatti

Un’altra opzione interessante è il filodendro, specialmente quello a portamento ricadente. Perfetto per chi ha soffitti bassi o spazi verticali inutilizzati: in un vaso sospeso, fa subito atmosfera.

  • Non ama la luce diretta
  • Meglio tenerlo sotto i 25°
  • Con un vaso colorato, diventa un piccolo punto focale decorativo

Anche in poco spazio, con le piante giuste, si può creare un angolo accogliente e rilassante. Un consiglio in più? Prova a usare specchi per moltiplicare visivamente la presenza del verde: l’effetto finale è sorprendente, e l’ingresso sembrerà più ampio.

Aglaonema e zamioculcas: belle, robuste e senza pretese

Per chi cerca qualcosa di facile da gestire, ma che faccia comunque la sua figura, ci sono due nomi da tenere in mente: aglaonema e zamioculcas.

L’aglaonema ha foglie grandi, lucide e spesso variegate. Si adatta bene anche a ingressi stretti, purché ci sia una temperatura tra i 20° e i 25°. Posizionarla su una mensola o un mobile d’ingresso aiuta a valorizzarla, mentre in estate un po’ di nebulizzazione la mantiene in forma. Ma occhio: è tossica se ingerita.

La zamioculcas, invece, sembra fatta apposta per chi dimentica di annaffiare. Resistente, dalla crescita lenta, si accontenta di poca luce e ancora meno acqua. Le sue foglie cerose sembrano finte tanto sono lucide.

  • Annaffiare solo a terreno completamente asciutto
  • Sopporta bene sbalzi di temperatura
  • Aspetto scultoreo, adatto anche a interni moderni

Due piante diverse, ma con un pregio comune: sanno farsi notare senza chiedere troppo in cambio. Ideali anche per chi è spesso fuori casa, ma non vuole rinunciare a un tocco naturale.

Verde d’ingresso: una scelta che parla di te

Una pianta all’ingresso è molto più di un dettaglio decorativo. Racconta uno stile, suggerisce un’accoglienza, dona respiro all’ambiente. Non serve avere il pollice verde o uno spazio da copertina: basta scegliere con un po’ di attenzione.

Valuta sempre quanta luce arriva, quanto calore si accumula e quanto tempo puoi dedicare alla cura. Con le giuste piante, anche l’angolo più trascurato può diventare un piccolo paradiso verde. E non c’è bisogno di spendere una fortuna: anche una pianta presa al vivaio sotto casa può fare miracoli, se abbinata a un bel vaso o a un supporto discreto ma di carattere.

A volte è solo questione di provare, osservare, cambiare posizione. Le piante parlano, anche se in silenzio. E quando stanno bene, si vede. Un ingresso curato, anche con una sola pianta ben scelta, può davvero cambiare il tono della casa.

Le piante per ingressi più piccoli

E a ogni rientro, un sorriso in più ti accoglierà, anche solo per quel tocco naturale che rende subito l’aria più leggera. Perché alla fine, accogliere bene gli altri inizia da come si accoglie se stessi.

Foto © Stock.adobe


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