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Piante e fiori

Lauro e Alloro: due piante simili ma molto diverse, scopri come distinguerle

Lauro e alloro sono piante spesso confuse per la loro somiglianza, ma in realtà sono molto diverse. Sebbene entrambe siano sempreverdi e originarie del Mediterraneo, appartengono a famiglie botaniche differenti e hanno caratteristiche e utilizzi distinti che le rendono uniche.


Le due piante, inoltre, si distinguono per il loro aspetto, i loro usi e persino per la sicurezza nel consumo. Conoscere le peculiarità di queste due piante ti permetterà di sfruttarle al meglio, che si tratti di arricchire il tuo giardino con una siepe robusta o di aggiungere un tocco aromatico alla tua cucina. Imparare a riconoscerle è il primo passo per valorizzarle nel modo più adatto.

Perché spesso Lauro e Alloro si confondono

Hai mai guardato un giardino e pensato che lauro e alloro fossero la stessa pianta? Non sei l’unico! Questi due sempreverdi condividono un aspetto simile, ma in realtà appartengono a famiglie botaniche diverse e hanno utilizzi che non potrebbero essere più distinti. Il lauro, conosciuto anche come lauroceraso (Prunus laurocerasus), appartiene alla famiglia delle Rosaceae, mentre l’alloro (Laurus nobilis) fa parte delle Lauraceae.


Entrambi originari del Mediterraneo, hanno caratteristiche botaniche, usi culinari e proprietà medicinali che vale la pena conoscere per sfruttarne al meglio le potenzialità. Mentre il lauro è apprezzato per la sua capacità di formare siepi dense e resistenti, l’alloro brilla in cucina con le sue foglie aromatiche e le sue proprietà benefiche. Tuttavia, confonderli potrebbe portarti a errori spiacevoli, soprattutto se consideriamo che il lauro è tossico se ingerito.


Caratteristiche botaniche che distinguono Lauro e Alloro

A un primo sguardo, le foglie verdi e lucide del lauro e dell’alloro possono sembrare quasi identiche, ma osservandole più da vicino emergono differenze significative. Il lauroceraso è un arbusto sempreverde che può raggiungere i 5 metri di altezza, noto per la sua crescita rapida e per la resistenza anche in condizioni difficili. Le sue foglie sono verdi scure, lucide sulla parte superiore e più chiare sotto. I fiori del lauro, bianchi e piccoli, crescono in grappoli e producono frutti neri chiamati drupe. Sebbene esteticamente affascinante, il lauro nasconde un segreto pericoloso: le sue foglie e frutti contengono amigdalina, una sostanza che può rilasciare cianuro, rendendolo inadatto al consumo umano. Questa caratteristica lo rende perfetto per siepi ornamentali, ma poco indicato per scopi alimentari.

Dall’altra parte, l’alloro è un albero che può raggiungere i 10-15 metri di altezza, caratterizzato da una crescita lenta ma da una straordinaria longevà. Le sue foglie, coriacee e intensamente aromatiche, sono un tesoro per la cucina mediterranea. I suoi fiori giallo-verdi, anch’essi in grappoli, si trasformano in bacche nere nel periodo autunnale. L’alloro predilige terreni ben drenati e posizioni soleggiate, risultando ideale per giardini luminosi. Entrambe le piante sono resistenti al freddo, ma differiscono per finalità e coltivazione. Ora che conosci questi dettagli botanici, vediamo come queste piante si comportano in cucina e nella medicina tradizionale.

Differenze negli usi di Lauro e Alloro

Nonostante la loro somiglianza, lauro e alloro hanno applicazioni completamente diverse. Vediamo quali sono i loro utilizzi. Il lauro non è comunemente usato in cucina, e il motivo è chiaro: è tossico. Tuttavia, in alcune tradizioni, le sue foglie vengono impiegate in piccole quantità per aromatizzare determinati piatti. I suoi impieghi principali, tuttavia, sono ornamentali.


  • Forma siepi dense grazie alla sua crescita rapida.
  • Resiste bene a temperature rigide e alla potatura frequente.
  • Viene utilizzato in medicina tradizionale per le sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie, anche se con estrema cautela.

L’alloro è invece un pilastro della cucina mediterranea. Le sue foglie sono celebri per il loro profumo intenso e sono utilizzate sia fresche che essiccate.

  • Insaporisce zuppe, arrosti e stufati.
  • Le foglie sono utilizzate per preparare tisane aromatiche e benefiche.
  • In medicina naturale, l’alloro è apprezzato per le sue proprietà antiossidanti, antimicrobiche e antinfiammatorie. Viene impiegato per disturbi digestivi, problemi respiratori e irritazioni cutanee.

Scegli la pianta giusta per le tue esigenze

Ora che hai esplorato in dettaglio le differenze tra lauro e alloro, puoi distinguere facilmente le due piante e utilizzarle in modo consapevole. Se cerchi una pianta robusta per delimitare il tuo giardino, il lauro è la scelta perfetta, ma ricorda di non consumarne le foglie o i frutti. Se invece vuoi aggiungere un tocco aromatico ai tuoi piatti o approfittare di benefici naturali per la salute, l’alloro è il tuo migliore alleato.


come distinguere l'alloro dal lauro

Che tu abbia il pollice verde o sia un appassionato di cucina, conoscere le peculiarità di queste piante ti aiuterà a sfruttarle al meglio, rispettandone le caratteristiche uniche e valorizzandone le proprietà straordinarie.


Foto © Stock.adobe


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